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Il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei, presentano per la prima volta in Italia un nuovo progetto espositivo dell’artista dissidente cinese, residente in Australia, Badiucao: la mostra La Cina (non) è vicina. BADIUCAO – opere di un artista dissidente, a cura di Elettra Stamboulis, si terrà dal 13 novembre 2021 al 13 febbraio 2022 negli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia di Brescia.

Prorogata sino a domenica 20 febbraio con aperture straordinarie e serali la mostraLa Cina (non) è vicinaBADIUCAO – opere di un artista dissidenteMuseo di Santa GiuliaIn occasione della proroga, nei prossimi dodici giorni questi gli orari di apertura della mostra:Mercoledì 9, giovedì 10 e venerdì 11 febbraiodalle 10.00 alle 18.00;Sabato 12 e domenica 13 febbraiodalle 10.00 alle 22.00;Lunedì 14 febbraiodalle 10.00 alle 18.00;Martedì 15 febbraiodalle 10.00 alle 22.00;Mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 febbraiodalle 10.00 alle 18.00;Sabato 19 e domenica 20 febbraiodalle ore 10.00 alle 22.00.SPECIALI VISITE GUIDATELunedì 14, martedì 15, mercoledì 16, giovedì 17 e venerdì 18 febbraio alle ore 16.30;Sabato 19 e domenica 20 febbraio alle ore 11.00, 16.30, 18.00 e 19.30Un’occasione unica per immergersi nella prima personale di impianto curatoriale dell’artista e attivista Badiucao.Biglietto ridotto + 4 € contributo guida;per prenotare la visita guidata è necessario telefonare al CUPTel. 030 2977833 – 834 | santagiulia@bresciamusei.comLa Cina non è vicinaBADIUCAO – opere di un artista dissidentea cura di Elettra StamboulisMuseo di Santa Giulia, Brescia13 novembre 2021 – 20 febbraio 2022Il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov, presentano per la prima volta in Italia un nuovo progetto espositivo dell’artista dissidente cinese, residente in Australia, Badiucao (Shangai, Cina, 1986): la mostra La Cina non è vicina. BADIUCAO – opere di un artista dissidente, a cura di Elettra Stamboulis, si tiene dal 13 novembre 2021 al 13 febbraio 2022 negli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia di Brescia.La mostra rappresenta l’evento di punta del Festival della Pace, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia dal 12 al 26 novembre 2021. L’evento, giunto alla sua IV edizione, vanta ad oggi il Patrocinio del Parlamento Europeo e di Amnesty International.CONFERENZA STAMPAL’esposizione La Cina non è vicina. BADIUCAO – opere di un artista dissidente è la prima personale dedicata a Badiucao, pseudonimo dell’artista-attivista cinese noto per la sua arte di protesta, attualmente operante in esilio in Australia. Il percorso espositivo ripercorre l’attività artistica di Badiucao, dagli esordi alle opere più recenti che sono nate in risposta alla crisi sanitaria innescata dalla pandemia di Covid-19.Badiucao si è affermato sul palcoscenico internazionale grazie ai social media, coi quali diffonde la propria arte in tutto il mondo – il suo account twitter @badiucao è seguito da più 80 mila persone –, e sfida costantemente il governo e la censura cinese. La sua vocazione artistico-politica nasce nel 2007, quando, studente di Legge all’Università di Shanghai vede il documentario The Gate of Heavenly Peace, un girato clandestino diretto da Carma Hinton e Richard Gordon sulle proteste di Piazza Tienanmen. L’artista sviluppa una ferma decisione di esprimersi in prima linea contro ogni forma di controllo ideologico e morale esercitato dal potere politico, a favore della trasmissione di una memoria storica non plagiata. Il suo impegno politico si realizza, infatti, nella creazione di campagne partecipative, affissioni in luoghi pubblici, illustrazioni e attività online, spesso costruite con un linguaggio visivo che evoca ironicamente lo spirito pop della propaganda comunista, ricalcandone lo stile grafico, i colori e i toni.Grazie al suo blog, ai social media e a campagne di comunicazione organizzate, Badiucao dall’Australia ha portato avanti la propria attività di resistenza, diventando l’unico canale non filtrato dal controllo governativo capace di trasmettere i racconti dei cittadini di Wuhan durante il lockdown del 2020.Nel 2020 gli è stato conferito dalla Human Rights Foundation il Premio Václav Havel Prize for Creative Dissent, destinato ad artisti che creativamente denunciano gli inganni delle dittature.Tanti i temi affrontati dalla mostra nelle diverse sezioni che verranno allestite. Dalle opere pittoriche e multimateriali che testimoniano le violazioni dei diritti umani, alla censura inflitta ai cittadini cinesi sul tema Covid-19, dalla repressione del dissenso in Myanmar durante il colpo di stato militare del 2021 al tema dell’assimilazione culturale forzata degli Uiguri, fino al dettagliato racconto in chiave artistica delle proteste degli ultimi anni che hanno visto la popolazione di Hong Kong battersi per contrastare la linea politica governativa a Hong Kong.Durante il primo weekend di apertura della mostra, l’artista presenterà due performance a ingresso gratuito su prenotazione all’interno del Museo di Santa Giulia. Sabato 13 novembre 2021 alle ore 16.00 si terrà FORGOTTEN, una performance interattiva, che Badiucao dedica a tutti i bambini vittime delle guerre, non solo passate, ma anche attuali, dei conflitti, dell’indifferenza e dell’oppressione. Domenica 14 novembre 2021 alle ore 15.00, la performance TIGER CHAIR STORY TIME vedrà l’artista interagire con una delle opere esposte, fino al limite della sua resistenza fisica; l’opera è dedicata a tutte le persone che hanno sofferto e che hanno perso la vita durante il lockdown di Wuhan in China.Con questo nuovo progetto Fondazione Brescia Musei, insieme al Comune di Brescia, prosegue il percorso iniziato nel 2019 con la mostra Avremo anche giorni migliori. Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche, nella quale l’artista curda, attraverso l’esposizione di una sessantina di opere inedite, ha intersecato e intrecciato la propria vicenda personale con i drammatici eventi politici della più stringente attualità, evidenziando la relazione tra opere contemporanee e diritti umani. Dopo il successo di Brescia, una selezione di opere di Zehra Doğan sono state esposte nel 2021 al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.Un format espositivo dedicato alla narrazione del contemporaneo attraverso l’arte, un dialogo grazie al quale vengono interpretati i più significativi fenomeni storici attuali. Arte contemporanea e diritti umani trovano quindi un punto di sintesi nella rivelazione di artisti dissidenti e attivisti, per lo più inediti in Occidente.La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira, che dal principio di questo format arte e diritti accompagna la Fondazione Brescia Musei, e da un ricco programma di attività di approfondimento per il pubblico adulto, per le famiglie e le scuole, a cura della Fondazione Brescia Musei stessa e in collaborazione con il Comune di Brescia.IL PERCORSO ESPOSITIVOLa mostra LA CINA (NON) È VICINA. Badiucao – opere di un artista dissidente è suddivisa in cinque sezioni tematiche.La prima sezione, “Cina”, propone una serie di maschere create dall’artista per celare la propria identità, fino a quando decise poi di mostrare il proprio volto in reazione a minacce e intimidazioni, e il documentario diretto da Danny Ben Moshe China’s Artful Dissident, che ricostruisce il viaggio attorno al mondo di Badiucao per intervistare concittadini esiliati e testimoni di violazioni dei diritti umani. In questa sezione sono raccolte anche le opere più recenti: un letto di 4.000 matite affilate come aghi (Dream), che rappresenta il sonno agitato e tormentato dell’artista-attivista, un’’installazione realizzata con latte in polvere a denuncia della guerra commerciale che si combatte sui neonati (This is Why They Buy Our Baby Formula) e una “sedia della tigre” (Torture Chair), tradizionale oggetto di tortura trasformato dall’artista in una innocente sedia a dondolo. “Cina” raccoglie infine alcuni interventi sul tema Covid-19, come ad esempio il Diario di Wuhan, una raccolta di libere testimonianze trasmesse su internet nella prima fase della pandemia, e i ritratti dedicati alle prime vittime di Wuhan (Covid portrait for Dr Li), tra le quali il dottor Li Wenliang che aveva denunciato la presenza del virus.La seconda sezione, “Hong Kong”, racconta la storia politica recente della ex colonia britannica che nel 1997 è diventata regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese e in particolare si sofferma sull’ondata di proteste accesasi nel 2019 a seguito di una proposta di legge che prevedeva l’estradizione nella Cina continentale degli accusati di reati punibili con più di sette anni di detenzione. Badiucao ha partecipato attivamente, anche se da oltreoceano, alle proteste, diffondendo immagini e slogan, come il dissacrante Ritratto di Carrie – Carrie Lam, capo esecutivo di Hong Kong – o il Lennon Wall Flag composto da 96 quadrati colorati a evocazione dei post-it appesi dai cittadini sui muri della città con messaggi di dissenso. In mostra anche le installazioni Molotov Soy Sauce, che riprende le pratiche dei dimostranti con bottiglie di salsa di soia al posto delle molotov, Bricks, che trasforma le mattonelle rosse utilizzate per formare barricate in manufatti.Nella terza sezione, “Uiguria”, è raccolta l’omonima serie di manifesti realizzati da Badiucao per denunciare la situazione di sfruttamento e di “genocidio culturale” come è stato definito da più parti dell’etnia uigura dello Xinjiang.Nella quarta sezione, “Myanmar”, l’attenzione si sposta sul regime dittatoriale del Sudest asiatico, teatro di un recente colpo di Stato. Dall’iterazione con le proteste e gli attivisti che hanno caratterizzato il 2021, è nata la serie di poster Milk Tea Alliance, che prende il nome dal movimento di attivisti impegnati nella difesa dei diritti umani e della democrazia in tutta l’area che “beve il tè al latte”.Infine, nell’ultima sezione, “Mao Nostalgia”, l’artista ironizza sul fenomeno di manipolazione e strumentalizzazione del mito costruito attorno alla figura di Mao: immagini satiriche, stampate come dei santini e della dimensione del libretto rosso, fungono per Badiucao da strumenti del ricordo per non cedere alla rimozione della Storia e ai suoi esiti disastrosi.ATTIVITÀ PER ADULTI E FAMIGLIEVISITA GUIDATA ALLA MOSTRAogni mercoledì ore 16.30 e domenica ore 10.30MANIFESTI: LA PUBBLICITÀ DI CIÒ CHE NON MI PIACElaboratorio per famiglie con bambini dai 10 annisabato 13 novembre, 15 gennaio ore 15.30Un laboratorio per scoprire la complessità della comunicazione pubblicitaria, non tanto per reclamizzare un prodotto o fare propaganda, piuttosto per comunicare concetti e idee che vogliamo contrastare. L’invito è, attraverso l’uso dei codici di comunicazione pubblicitaria, costruire un nostro personale reclame per manifestare il nostro dissenso.PUBBLICITÀ DI PROTESTAlaboratorio per adultisabato 11 dicembre, 12 febbraio ore 15.30Un laboratorio per scoprire la complessità della comunicazione pubblicitaria, non tanto per reclamizzare un prodotto o fare propaganda, piuttosto per comunicare concetti e idee che vogliamo contrastare. Utilizzando colori forti, forme semplici ed efficaci, “che bucano lo schermo”, costruendo una composizione accattivante daremo vita al nostro personale cartellone pubblicitario per manifestare il nostro dissenso.ATTIVITÀ PER LE SCUOLEVISITA GUIDATA dedicata alla scuola secondaria di 1° e 2° gradoUn itinerario alla scoperta di Badiucao artista e attivista noto in tutto il mondo come il “Banksy cinese”. Attraverso 70 opere che spaziano dall’installazione alla grafica si ragiona sui diritti umani che dall’esperienza personale dell’autore diventano tema universale che tocca ognuno di noi. Un’occasione unica per conoscere la potenza comunicativa dell’arte contemporanea che sa esprimere concetti molto seri anche con ironia.DIARIO DELLE BUGIE CREDIBILI – laboratorio dedicato alla scuola secondaria di 1°Prendendo spunto dal meticoloso lavoro dell’artista di svelare menzogne e travisamenti delle informazioni da parte del governo cinese, proviamo a ribaltare la prospettiva e realizzare un diario delle bugie, una sorta di cronaca, racconto di informazioni false e credibili assieme, per verificare come sia sottile e manipolabile l’opinione pubblica.MANIFESTI: LA PUBBLICITÀ DI CIÒ CHE NON MI PIACE – laboratorio dedicato alla scuola secondaria di 2°Le pubblicità ci affascinano con i loro colori sgargianti e le immagini di forte impatto. Chi le realizza conosce bene ciò che ci attira e sa rendere ogni cosa accattivante. Proviamo insieme a creare un cartellone pubblicitario per reclamizzare ciò che non ci piace, rendendolo però bellissimo!INFORMAZIONI E PRENOTAZIONILa Cina (non) è vicinaBADIUCAO – opere di un artista dissidenteMuseo di Santa Giulia, via Musei 81/ B, BresciaORARIMartedì – Domenica dalle ore 10.00 alle 18.00chiuso tutti i lunedì non festivi.BIGLIETTIDal 13 al 28 novembre 2021: ingresso gratuito in concomitanza con il Festival della PaceDal 30 novembre 2021 al 13 febbraio 2022:€ 5,00 (intero)€ 4,00 (dai 14 ai 18 anni e sopra i 65 anni, studenti università e accademie, gruppi di min. 10 persone e convenzioni)€ 3,00 (scuole, dai 6 ai 13 anni, gruppi di min. 10 studenti universitari)€ 5,00 (scuole con attività didattica – visite guidate o laboratori)Per visite guidate e laboratori per adulti e famiglie: biglietto d’ingresso ridotto + € 4 contributo per l’attivitàPRENOTAZIONI:E’ consigliata la prenotazione sul sitobresciamusei.comINFORMAZIONI E PRENOTAZIONI ATTIVITÀ:CUP Centro Unico Prenotazioni Tel. 030.2977833-834; santagiulia@bresciamusei.com