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Il “Ritratto di dama” del grande caposcuola bresciano Francesco paglia esposto a palazzo Gaifami sede della Croce Bianca di Brescia. Una donazione importante che accoglie la direzione della Fondazione Brescia Musei verso un sempre maggiore coinvolgimento dei privati a sostegno della cultura e del patrimonio cittadino.

IL “RITRATTO DI DAMA” DEL GRANDE CAPOSCUOLA BRESCIANO FRANCESCO PAGLIA ESPOSTO A PALAZZO GAIFAMI SEDE DELLA CROCE BIANCA DI BRESCIAUna donazione importante che accoglie la direzione della Fondazione Brescia Musei verso un sempre maggiore coinvolgimento dei privati a sostegno della cultura e del patrimonio cittadinoMartedì 28 settembre alle ore 15.00 viene presentato al pubblico, nel prestigioso salone di Palazzo Gaifami, sede della Croce Bianca di Brescia, il dipinto “Ritratto di dama” di Francesco Paglia.L’opera, riconosciuta come lavoro di Francesco Paglia dal professor Luciano Anelli, storico dell’arte, è stata acquistata nel 2018 alla Casa d’Asta Pandolfini di Firenze dal gallerista Massimo Minini, già Presidente di Fondazione Brescia Musei. Nel 2020 Minini ha donato il dipinto al Comune di Brescia, andando così ad arricchire l’ampio numero di opere dell’artista bresciano che vanta la collezione dei Musei Civici, fra cui ricordiamo i dipinti olio su tela Salvator Mundi (1665-1670), Gioia Caduca (1670-1675), Ritratto di Gentiluomo (1680 circa), Adorazione dei Pastori (1685 circa), Madonna con il Bambino e Santa Caterina da Siena (1690-1695).Oggi il capolavoro di Francesco Paglia, dopo un attento e accurato restauro, viene consegnato da parte della Fondazione Brescia Musei – in virtù dell’accordo che disciplina Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei per la gestione del patrimonio museale – alla Croce Bianca di Brescia con un accordo di comodato gratuito temporaneo. Il dipinto è allestito nel salone principale di Palazzo Gaifami, recentemente restaurato e caratterizzato dai pregevoli affreschi di Carlo Innocenzo Carloni, destinato ad accogliere le assemblee dell’ente ma anche eventi pubblici aperti alla cittadinanza. In questo modo il dipinto sarà fruibile dalla cittadinanza e restituito ad essa, concretizzando l’auspicio di Massimo Minini che l’opera potesse essere visibile in modo permanente.L’opera “Ritratto di dama” è stata acquistata alla Casa d’Asta Pandolfini di Firenze, alla stessa asta in cui venne battuta “L’Annunciazione” di Pier Maria Bagnatori, detto il Bagnadore, che fu esposta nel 2018 in occasione della mostra di «Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia» e attualmente in restauro. Anche nel caso del dipinto del Bagnadore l’acquisto dell’opera fu reso possibile grazie ad una raccolta fondi nata da iniziative spontanee private.Francesco Paglia fu un fecondo pittore bresciano e autorevole critico d’arte. Prima allievo e poi seguace del Guercino, fu artista molto ricercato soprattutto nel campo del ritratto, che realizza sia in piccole che in grandi dimensioni.Più ancora che come pittore, il Paglia è stato citato come autore di un’opera dal titolo: “Giardino della Pittura”, della quale uscirono soltanto, oltre la prefazione, 143 pagine presso Gianmaria Rizzardi nel 1713. L’opera costituisce una guida preziosa dei quadri e dei lavori d’arte esistenti ai tempi del Paglia nelle chiese di Brescia e della diocesi. È stata pubblicata (dai Manoscritti Queriniani G. IV 9 e Di Rosa 8) da Camillo Boselli, come supplemento ai “Commentari dell’Ateneo di Brescia” per il 1967. Venne composta, secondo il Boselli, fra il 1663 ed il 1675 circa e, sempre secondo il Boselli, le sue osservazioni fanno di essa «non solamente un estimo freddo della situazione artistica bresciana ma un vivo ritratto di quel mondo culturale, una antologia, non solo poetica dell’intellighenzia bresciana, che ne viene fotografata in tutti i suoi aspetti poetico, letterario, artistico, religioso, moralistico e quindi qualcosa più di una guida, più di un elenco e come tale va interpretata e studiata profondamente».