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Domenica 9 marzo l'appuntamento è nella White room del Museo di Santa Giulia con l'Opera del mese, la croce di Desiderio, uno dei manufatti più preziosi e rappresentativi del Museo di Santa Giulia.

L’OPERA DEL MESE: La Croce di Desiderio Introduce l’opera Francesca Morandini, responsabile del Servizio collezioni e aree archeologiche dei Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia.Il prossimo appuntamento de “L’opera del mese” è dedicato alla Croce di Desiderio, uno dei manufatti più rappresentativi e preziosi del Museo di Santa Giulia.Questa croce astìle, realizzata in legno e rivestita da una lamina metallica dorata veniva issata su un’asta e portata a mano o su carri durante le processioni. E’ una delle più grandi croci gemmate giunte fino a noi, ricoperta da ben 211 gemme incastonate sui quattro bracci e, caso unico tra le croci note, presenta il maggior numero di gemme antiche reimpiegate, circa 50, molte delle quali provenienti da precedenti oggetti di ornamento.La croce fu donata, secondo la tradizione, al monastero di San Salvatore e Santa Giulia dal re longobardo Desiderio, che insieme alla moglie Ansa lo aveva fondato tra il 753 e il 760 d.C.Oltre alla conferenza di presentazione, tenuta dalla dottoressa Francesca Morandini, saranno dedicati all’opera del mese anche approfondimenti sui canali web e i social network del Comune e di Bresciamusei, e un filmato su Youtube.L’opera del Mese sarà inoltre identificata nel percorso museale attraverso un totem, fornito di scheda di approfondimento cartacea e apposito QRcode di riferimento, leggibile con il proprio smartphone.Al termine della presentazione sarà possibile entrare gratuitamente in museo per vedere l’opera e cogliere tutti i dettagli messi in evidenza dal relatore. L’incontro di domenica 9 marzo inoltre costituirà l’occasione per testare nuovi strumenti che andranno ad ampliare i percorsi tattili di Santa Giulia; nella visita che seguirà la conferenza sarà presentata la riproduzione tattile a grandezza naturale della Croce di Desiderio supportata da 30 tavolette di dimensioni minori per una lettura completa ed efficace dell’opera. Un operatore museale, con la collaborazione di rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Brescia, guiderà l’osservazione.L’iniziativa si aggiunge alle altre sezioni già presenti in museo facenti parte del percorso Il filo di Arianna, inaugurato due anni fa (percorso con copie di originali di età romana e testi in braille).“L’opera del mese”:12 capolavori per 12 mesi è un progetto per la valorizzazione del patrimonio museale bresciano ideato dagli Assessorati alla Cultura, ai Musei e al Turismo del Comune di Brescia, svolto in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia. Ingresso libero (fino ad esaurimento posti).Clicca qui e scarica la scheda di presentazione dell’opera.