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Inaugurano il 10 maggio l’installazione "Sogni capovolti" e la mostra "Arte degli anni Settanta (e dintorni). Dalla collezione Gervasoni" presso la Sala del Grande Miglio del Museo del Risorgimento, Castello di Brescia, iniziative dedicate al 40° della strage di Piazza Loggia.

SOGNI CAPOVOLTIINSTALLAZIONE LEGATA ALL’OPERA “IL SOGNO DI UNA COSA”a cura de LA FONDAZIONE TEATRO GRANDE e IED&ARTE DEGLI ANNI SETTANTA (e dintorni)DALLA COLLEZIONE GERVASONIa cura di AAB – Associazione Artisti Bresciani10 maggio – 2 giugno 2014Castello di BresciaMuseo del Risorgimento –Grande MiglioInaugurazione sabato 10 maggio, ore 11.00L’installazione Sogni capovolti e la mostra Arte degli anni Settanta (e dintorni). Dalla collezione Gervasoni saranno inaugurate contestualmente il 10 maggio alle ore 11.00 presso la Sala del Grande Miglio del Museo del Risorgimento, Castello di Brescia, sono aperte al pubblico ed a ingresso gratuito.Le due iniziative che convivono all’interno dello stesso spazio, e che dialogano e si contaminano reciprocamente, sono dedicate al 40° della strage di Piazza Loggia, sono state promosse in collaborazione con la Casa della Memoria, il Comune di Brescia, la Provincia di Brescia, l’Associazione Familiari Caduti Strage di Piazza Loggia, la Fondazione ASM e Fondazione Brescia Musei.L’installazione SOGNI CAPOVOLTI, legato al progetto teatrale Il sogno di una cosa che debutterà a Brescia il 9 maggio al Teatro Grande di Brescia – a cura della Fondazione Teatro Grande e IED – Istituto Europeo del Design – per il Quarantennale della strage di Piazza Loggia.Per la realizzazione della parte video dell’opera Il sogno di una cosa è stata di fondamentale la collaborazione con IED – Istituto Europeo di Design che ha impegnato in questo progetto un gruppo di studenti del corso di Video Design coordinati dai docenti Davide Sgalippa, Paolo Ranieri e Paolo Solcia: nell’ultimo anno i ragazzi hanno lavorato a stretto contatto con la celebre regista Alina Marazzi (che firma la regia video dell’opera), raccogliendo immagini del passato – ritrovate in alcuni importanti archivi italiani come l’AAMOD (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico) di Roma, l’Associazione Home Movies di Bologna e la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia – ma anche documentando il presente nei volti e nei luoghi della Brescia di oggi.Dalle suggestioni raccolte durante i lavori per Il Sogno di una cosa, gli studenti Martina Rocchi e Alessandro Mascia hanno sviluppato il progetto che accompagnerà l’opera nei teatri di Brescia, Reggio Emilia e Milano: si tratta di un’installazione multimediale che sarà appendice e ideale prosecuzione dell’opera e che verrà allestita in uno spazio aperto al pubblico durante il periodo delle rappresentazioni.Il percorso di lavoro che ha portato verso l’installazione è partito da una ricerca iniziale su libri, articoli, immagini, documentari e, soprattutto, l’incontro con la Casa Della Memoria.L’idea alla base dell’installazione è stata quella di ricostruire una piazza capovolta, una giornata di pioggia ed un mare di ombrelli in ricordo della giornata nella quale scoppiò la bomba in Piazza Loggia.L’installazione che obbliga i visitatori ad alzare lo sguardo verso l’alto, è uno sguardo scomodo che invita alla riflessione; le proiezioni all’interno degli ombrelli trasformeranno questi oggetti di uso comune in contenitori, raccoglitori di pensieri, parole, sentimenti e oggetti.La mostra ARTE DEGLI ANNI SETTANTA (e dintorni). DALLA COLLEZIONE GERVASONI a cura dell’Associazione Artisti Bresciani con la quale l’associazione partecipa alle celebrazioni del Quarantesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia, vuole tenere vivo il ricordo di quel tragico 28 maggio 1974, cercando di ribadire e testimoniare i valori di verità, giustizia, democrazia, attraverso la diffusione della cultura e dell’arte anche di quel periodo.Attraverso la mostra si riflette sugli anni Settanta, contrassegnati, anche sotto il profilo artistico, da tensioni, contrasti, speranze, ideali, utopie, durante i quali tendenze differenti, se non opposte, convivevano e si scontravano e, come in ogni epoca, maestri anziani o già storicizzati proseguivano e approfondivano le loro ricerche, mentre giovani arrembanti si affacciavano sulla scena portando linguaggi propri e originali.Sul piano artistico i livelli di lettura di quegli anni sono molteplici e, per certi versi, contraddittori, la mostra, che non ha lo scopo di presentare un filone, di analizzare una tendenza, di approfondire un impegno, presenta però alcune tessere significative del complesso puzzle degli anni Settanta con l’esposizione di opere di quel periodo raccolte da un collezionista bresciano che, per il quarantesimo anniversario, mette a disposizione alcuni capolavori della sua collezione.Sono esposti lavori di Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Remo Brindisi, Roberto Crippa, Virgilio Guidi, Trento Longaretti, Zoran Mušič, Franco Rognoni, Aligi Sassu, Mario Schifano.E’ disponibile un catalogo di mostra con un saggio critico di Paolo Bolpagni e Bianca Martinelli.INFORMAZIONIL’ingresso alla mostra e all’installazione è gratuito(Il museo del Risorgimento è visitabile acquistando il biglietto cumulativo che comprende la visita anche al Museo delle Armi Luigi Marzoli di € 5,00 per l’ingresso intero ed € 4,00 per l’ingresso ridotto).Castello di BresciaMuseo del Risorgimento – Grande MiglioDal 10 maggio al 2 giugno 2014Orari di apertura del museo: dal giovedì alla domenica, ore 10-17Aperture straordinarie: mercoledì 28 maggio 2014, dalle ore 10:00 alle ore 17:00lunedì 2 giugno 2014, dalle ore 10:00 alle ore 17:00.PER INFO MOSTRA:CUP MUSEO DI SANTA GIULIAtel. 030.2977834; santagiulia@bresciamusei.comIED – ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN MILANOUfficio ComunicazioneFabrizia Capriati: f.capriati@milano.ied.it // Tel. 02.5796951Elena Semenzato: e.semenzato@milano.ied.it // Tel. 02.5796951AAB –Associazione Artisti Brescianitel.: 030-45222 fax: 030-2898077; www.aab.bs.it; info@aab.bs.it