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Il polittico Averoldi e le Allegorie di Brescia i punti focali della mostra che inaugurerà a marzo 2018. Una speciale “call to action” per una nuova sinergia con la Fondazione Brescia Musei.
Il polittico Averoldi e le Allegorie di Brescia i punti focali della mostra che inaugurerà a marzo 2018

 
Da questa sera sarà online il bando con cui Fondazione Brescia Musei apre le selezioni per la ricerca di un partner per la realizzazione della mostra “Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Brescia e Venezia” che sarà presentata negli spazi del Museo Santa Giulia e che inaugurerà il prossimo 21 marzo 2018.
 
Obbiettivo della mostra – che sarà ufficialmente presentata a settembre – sarà quello di mettere a fuoco, nelle sue emergenze più spettacolari, il rapporto tra le culture artistiche di Brescia e Venezia nel corso del Cinquecento e il protagonista attorno a cui ruoterà l’esposizione sarà Tiziano, in ragione delle sue due fondamentali imprese bresciane, a cui saranno dedicate addirittura due sezioni della mostra, ed in particolare il polittico realizzato per il vescovo Altobello Averoldi tra il 1520 e il 1522, tuttora nella chiesa di San Nazaro e Celso e le tele con le Allegorie di Brescia, realizzate nel corso degli anni sessanta del Cinquecento per il salone della Loggia, andate distrutte durante l’incendio del 1575.
La coproduzione, oltre alla realizzazione della mostra stessa, il cui progetto scientifico sarà curato dalla Fondazione Brescia Musei si concretizzerà nel trasporto delle opere, compresi fee di prestito e eventuali costi di restauro delle stesse, se richiesti dal prestatore, l’allestimento, i prodotti editoriali, le attività di comunicazione, marketing e fundraising, e la promozione turistico-territoriale del patrimonio rinascimentale bresciano.
Come contropartita al coproduttore verranno riconosciuti gli introiti della bigliettazione e del bookshop della mostra nella misura dell’80% fino a punto di pareggio tra costi e ricavi. Per la parte eccedente il punto di pareggio nella misura offerta dal candidato in sede di offerta, in ogni caso non superiore al 70%.
 
Accanto ai due punti focali – il polittico Averoldi e la sezione dedicata alla grandi tele della Loggia – la mostra vedrà snodarsi un percorso complementare e non meno rilevante, finalizzato documentare il ruolo giocato più in generale dai modelli di Tiziano nella formazione e nell’evoluzione del linguaggio dei principali protagonisti del Cinquecento bresciano. A dare ragione di questo ‘versante’ della mostra, che andrà a integrarsi e intrecciarsi col precedente, è il fatto che la vicenda di Romanino, Moretto e Savoldo trovò un fondamentale punto di riferimento nel magistero tizianesco, in conseguenza anche degli accertati soggiorni in terra veneta dei tre pittori.
Tanto la formazione di Romanino, collocabile a partire della fine del primo decennio del Cinquecento, quanto quella di Moretto, scalabile nel successivo di decennio, si giocano in un dialogo costante con gli esemplari di Tiziano, conseguenza della giovanile frequentazione del contesto lagunare da parte dei due artisti.
Caso diverso quello di Savoldo, per il quale il rapporto con Tiziano, altrettanto decisivo, si stabilì solo in coincidenza con il definitivo trasferimento dell’artista a Venezia, avvenuto intorno al 1515, quando il pittore aveva circa 35 anni.
Chiuderà l’itinerario espositivo uno sguardo sugli importanti arrivi a Brescia, a partire dagli anni settanta del Cinquecento, di altri grandi protagonisti dell’arte lagunare del tempo, da Jacopo Tintoretto a Paolo Veronese, a Francesco Bassano, a Jacopo Palma il Giovane in dialogo con una ristretta selezione delle opere degli artisti bresciani del tardo Cinquecento e del primo Seicento che ne registrano le suggestioni di stile, da Pietro Marone a Francesco Giugno, ad Antonio Gandino.
 
I soggetti interessati dovranno far pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 2 ottobre 2017 in un unico plico, tre buste sigillate contenenti rispettivamente la documentazione amministrativa, la documentazione tecnica e l’offerta economica. Le proposte pervenute saranno valutate da una Commissione appositamente costituita e composta da personale dell’Amministrazione. Tutti i dettagli del bando sono consultabili sul sito della Fondazione Brescia Musei www.bresciamusei.com
 
 
Ufficio stampa
Comune di Brescia, ufficiostampa@comune.brescia.it
 
 

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