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La Fondazione Filmagogia premia il progetto bresciano sabato 7 settembre: “Art Trailer – se fosse una canzone” sbarca a Venezia, alla 76^ Mostra Internazionale del Cinema, e per il secondo anno, si aggiudica la Menzione Speciale ai Filmagogia Awards. La Giuria Internazionale dei Premi Filmagogia 2019, assegnati ogni anno dalla Fondazione svizzera Filmagogia, ha infatti ritenuto di conferire il premio al progetto Art Trailer – Il castello di Brescia per la valorizzazione del patrimonio culturale per il turismo attraverso l’uso dell’audiovisivo.

La Fondazione Filmagogia premia il progetto bresciano sabato 7 settembreART TRAILER – SE FOSSE UNA CANZONE…ALLA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIAFondazione Brescia Musei, Liceo Scientifico A. Calini e l’Ordine degli Architetti:insieme verso le infinite possibilità del linguaggio cinematografico “Art Trailer – se fosse una canzone” sbarca a Venezia, alla 76^ Mostra Internazionale del Cinema, e per il secondo anno, si aggiudica la Menzione Speciale ai Filmagogia Awards.La Giuria Internazionale dei Premi Filmagogia 2019, assegnati ogni anno dalla Fondazione svizzera Filmagogia, ha infatti ritenuto di conferire il premio al progetto Art Trailer – Il castello di Brescia per la valorizzazione del patrimonio culturale per il turismo attraverso l’uso dell’audiovisivo.Autori del progetto vincitore i ragazzi e le ragazze della terza E del Liceo Calini e il filmmaker Nicola Zambelli, che ha guidato gli studenti nella realizzazione del filmato.La cerimonia di premiazione si terrà il giorno 7 Settembre prossimo alle ore 11,30 presso lo Spazio Regione Veneto all’Excelsior di Venezia Lido nell’ambito della 76^ Mostra del Cinema.Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, Liceo Scientifico A. Calini e l’Ordine degli Architetti, era nato tre anni fa dalla coniugazione di due precedenti esperienze: “ART TRAILER” ideato e progettato dal Liceo Scientifico A. Calini per sensibilizzare e condurre gli studenti al riconoscimento della dimensione valoriale del patrimonio storico-artistico, obiettivo condiviso anche dal progetto “…E se fosse una canzone” ideato e sviluppato dai Servizi Educativi della Fondazione Brescia Musei, che si basa sulla moderna concezione della didattica museale peer to peer, una modalità di lettura del patrimonio attraverso la creazione di contenuti da pari a pari e che, attraverso il terzo partner OAPPC di Brescia, ha permesso di integrare le conoscenze architettoniche e culturali di base affinchè i ragazzi si approcciassero alle opere d’arte in maniera consapevole.Da questi ed altri interrogativi, dettati dalla consapevolezza che i teenagers spesso percepiscono i musei ed il patrimonio architettonico e artistico in genere come realtà distanti e difficilmente appetibili, dalla constatazione che in questa fascia d’età conta molto di più il punto di vista dei coetanei rispetto a quello degli adulti, e dalla volontà di avvicinare i ragazzi alle molteplici professioni che gravitano attorno al mondo dell’istituzione museale e professionale, prese così il via questa proposta di alternanza scuola lavoro.La forma scelta come ‘facilitatore’ nella fase di approccio e racconto della collezione museale è stata il trailer, per le potenzialità insite nel linguaggio cinematografico per tradurre l’approccio empatico chiesto ai ragazzi.Gli studenti sono stati così invitati a realizzare un vero e proprio trailer, della durata di pochi minuti, per raccontare la loro percezione, la loro esperienza in Castello.Come strumento per le riprese si è chiesto loro di utilizzare ancora una volta lo smartphone, un dispositivo che ormai fa parte della quotidianità di ciascuno e con cui gli adolescenti hanno molta familiarità. Per la prima volta però quest’anno è stato loro chiesto di rapportarsi ad uno spazio, leggendo l’area attraverso anche una conoscenza corporea, spingendoli ad accostarsi al Castello, a guardarlo, ad ascoltarlo, a porsi delle domande, ad appropriarsene. Il progetto, che ha una natura espressamente formativa, è riuscito così a trascinare letteralmente un pubblico di giovani, non addetti ai lavori, a praticare contesti a volte percepiti come distanti. La zona di intervento è stata la parte viscontea del Castello, quella più in alto e anche quella più antica.L’edizione di quest’anno, in particolare, ha visto coinvolti Federica Novali, Cristina Mencarelli e Davide Sforzini, dello staff dei Servizi Educativi di Fondazione Brescia Musei, che hanno guidato i ragazzi nel percorso di conoscenza diretta del luogo.Laura Dalè, Ilaria Volta, Mariella Malice e Mario Mento per il Liceo Calini e OAPPC di Brescia hanno lavorato al modulo di formazione sullo storytelling, di conoscenza del Castello attraverso l’intervento di esperti dell’OAPPC di Brescia, della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Archeologici, dell’Università Cattolica e del gruppo Speleologi. Le Associazioni Tesori di Brescia e EWMD Brescia hanno sostenuto il progetto.Cinque sono stati i lavori che hanno visto la luce, cinque trailer che raccontano il Castello di Brescia da un punto di vista nuovo e insolito e che restituiscono questo luogo simbolo della città di Brescia attraverso una diversa forma comunicativa, in grado di sollecitare curiosità e interesse in altri “Spett.Attori”.Tutti i trailer sono visibili sul sito di Fondazione Brescia Musei al link https://didattica.bresciamusei.com VOCE Museo e Scuola / Art trailer e sui siti istituzionali del Liceo Calini, OAPPC di Brescia e su YouTube.