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Nell’ambito di un accordo tra Fondazione Brescia Musei, Comune di Brescia e Ministero della Cultura – Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è stato avviato il progetto di studio e restauro di una delle sei teste-ritratto in bronzo dorato di età imperiale rinvenute presso il tempio Capitolino di Brescia.

Il 20 luglio 1826, grazie a scavi archeologici condotti dall’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Brescia, furono portati in luce circa 300 reperti in bronzo che dovevano in origine far parte della decorazione del tempio e delle sue grandi aule.

Tra questi bronzi è celebre la statua della Vittoria Alata, databile al I secolo d. C., da poco ricollocata nel tempio dopo un intervento di restauro esemplare sempre ad opera dell’Opificio delle Pietre Dure.
Nel video viene presentata una delle fasi preliminari del restauro, durante la quale, grazie al contributo e all’esperienza della Azienda Gilardoni, sponsor tecnico dell’operazione, sono state condotte indagini non invasive sul ritratto MR 353, nel quale è riconosciuto l’imperatore Marco Aurelio Probo.
Le radiografie e le tomografie realizzate dai tecnici esperti di Gilardoni permetteranno ai restauratori di indirizzare l’intervento restauro e di conoscere numerosi dettagli sulle modalità di fusione di quest’opera straordinaria.

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