A cura di: Roberta D’Adda, Filippo Piazza, Enrico Valseriati

Fonazione Brescia Musei Editore

Dai primi scritti giovanili di Roberto Longhi in poi, la scuola bresciana del Rinascimento ha guadagnato un proprio ruolo nella storia della pittura italiana. La mostra “Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo. 1512–1552” tratteggia un ampio contesto di fondo, nel quale la pittura diviene specchio e sintesi di un complesso sistema di relazioni, di idee, di figure carismatiche e di fatti e dal quale emerge lo spirito di un’intera epoca.

In mostra, i dipinti di Moretto, Romanino e Savoldo – sommi interpreti di quella stagione – trovano un inedito corrispettivo in una selezione di libri e oggetti preziosi, che contribuiscono ad arricchire il racconto introducendo temi e dialoghi originali. La scelta ha puntato principalmente su grandi raccolte museali nazionali e internazionali, mentre la Pinacoteca Tosio Martinengo, i musei e le chiese della città e del territorio sono intesi come naturale complemento e prosecuzione del percorso espositivo, insieme con alcuni spazi pubblici che furono teatro di eventi di grande rilievo nella storia cittadina.

L’invito – rivolto ai bresciani e ai turisti che sempre più numerosi scelgono Brescia e i suoi tesori – è quello di scoprire quei decenni eccezionali visitando non solo la mostra, ma anche i musei, le chiese, i palazzi, le piazze e le strade che conservano memoria di quella stagione straordinaria.

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