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Venerdì 27 marzo alle 17.30 presso la Sala Conferenze del Museo di Santa Giulia si terrà la proiezione del docu-drama dedicato a Raffaello, realizzato nel 1983 per celebrare il V Centenario della nascita dell'artista. La proiezione sarà introdotta dalla regista Anna Zanoli. Ingresso libero.

RAFFAELLO Docu-drama venerdì 27 marzo, ore 17.30Sala conferenze del Museo di Santa GiuliaIntroduce la regista Anna ZanoliA conclusione del ciclo RINASCIMENTO, che vede protagonista Raffaello con la mostra Raffaello. opera prima allestita a Santa Giulia sino al 6 di aprile, venerdì 27 marzo nella sala conferenze del museo, verrà proiettato il docu-drama dedicato all’artista, realizzato nel 1983 per celebrare ilV Centenario della nascita. E’ stato ambientato nei luoghi dove realmente Raffaello vissee operò, o che ne conservano la memoria: a Urbino, nella casa dove nacque e in Palazzo Ducale, nella Villa Imperiale di Pesaro, a Firenze in Palazzo Corsi, divenuto Museo Horne, a Roma nella Farnesina, a Villa Madama, nel palazzo dei Cavalieri del Santo Sepolcro, dove è stato ricostruito lo studio abitazione di Raffaello, a Villa Lante al Gianicolo, in Vaticano nelle Stanze e nelle Logge.Nei siti più famosi delle Antichità Romane che lo ispirarono: la Domus Aurea, la Basilica di Massenzio, il Pantheon, Villa Adriana a Tivoli. Per questo documentario sono state colte le occasioni create dal Centenario, mai più ripetibili, come l’eccezionale esibizione nella Cappella Sistina degli arazzi di Leone X, disegnati da Raffaello proprio per il registro inferiore di quelle pareti. La narrazione prende avvio dalla straordinaria coincidenza della nascita e morte di Raffaello sotto la stessa costellazione celeste, il giorno di venerdì santo.Le ricostruzioni drammatizzatesi fondano sui testi di Raffaello stesso e li citano: i sonetti d’amore e la Lettera a Leone X, un’appassionata supplica in difesa delle antichità Romane dai guasti dell’incuria e dei saccheggiatori. La biografia del grande Maestro e l’evocazione del vertiginoso percorso artistico è recitata in soggettiva dal personaggio che fu suo intimo amico, Pietro Bembo, sconvolto dalla morte improvvisa di Raffaello a soli 37 anni.Durata: 120 minutiDirettori della fotografia: Giulio Albonico e Dante Spinotti;sceneggiatura e regia Anna Zanoli;scenografia e costumi Franca Zucchelli,montaggio Antonio Uteri,attori protagonisti: Antonio Fattorini, Bruno Corazzari, Anne Canovas e Luigi Dibertiingresso gratuito fino ad esaurimento postiAnna Zanoli è una nota autrice di programmi e documentari d’arte per la TV. Ha lavorato in RAI dal 1960 al 1999 (fino al ’78 a Roma e successivamente a Milano), dopo aver vinto un concorso nazionale per funzionari ai programmi televisivi, bandito nell’imminenza dell’apertura del secondo canale. E’ stata assistente alla regia in programmi di varietà, musica, prosa e soprattutto programmi culturali, in particolare all’Approdo. Come produttore e sceneggiatore ha firmato periodici culturali di rilievo. Ha fatto parte della Direzione Generale come vicecaposervizio nel settore Lettere e Arti e, dopo la riforma del 1975, è passata alla realizzazione, come autore della regia e del testo, di svariate monografie sui principali maestri della storia dell’arte e su alcuni artisti contemporanei, di rubriche dedicate alla conoscenza e difesa del patrimonio artistico e di documentari sui grandi restauri eseguiti negli ultimi venti anni, dall’Ultima Cena di Leonardo agli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina. Dal 1989 ha lavorato presso la redazione culturale del Tg.3 regionale. Ha collaborato anche a programmi radiofonici, con servizi giornalistici per i Gr, e, specialmente per Radiotre, con interventi o analisi dedicati a opere d’arte, musei e mostre.