Cenerentola
Ritrovatasi alla mercé della matrigna e delle sue sorellastre alla morte del padre, Cenerentola viene relegata alla stregua di una serva coperta di cenere e stracci. Nonostante le crudeltà di cui è vittima, però, Cenerentola intende onorare la promessa fatta al padre in punto di morte, di «avere coraggio ed essere gentile».
La gentilezza ha qui una portata rivoluzionaria che è pari al messaggio cristiano del porgere l’altra guancia. Rispondere all’odio con la compassione, alla prepotenza con la cortesia.
Ma quando è troppo è troppo e appena le sorellastre iniziano a chiamarla Cenerentola, la povera Ella scappa a cavallo nel bosco, dove incontra l’uomo che deciderà di amare.
L’opera di Branagh è un ossimoro, al contempo classica e moderna. Sono moderni i personaggi, ma è classica la loro rappresentazione iconografica, è moderno il messaggio ma sono classici i termini che lo veicolano, è moderna la messa in scena ma sono classiche le scenografie di Dante Ferretti, i costumi di Sandy Powell e la musica di Patrick Doyle. Una centrifuga che permetterà allo spettatore di non sentirsi spaesato e di ritrovare tutti gli ingredienti della favola che conosce, ma allo stesso tempo innesterà l’idea che chi vuole si salva da solo.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
Il regalo del Nuovo Eden per augurare a tutti BUON NATALE!