Gli anni in tasca (1976)
Con “Gli anni in tasca” François Truffaut ritorna nel mondo fanciullesco per raccontare dodici short story in cui si mescolano fantasticherie, problemi con gli adulti, drammi e primi amori di un gruppo di bambini del modesto paesino di Thiers, in Alsazia. La macchina da presa si sofferma in particolare su due personaggi: uno è il piccolo Julien, che vive un’infanzia infelice poiché picchiato dalla madre e dalla nonna; l’altro è Patrick, inizialmente innamorato della mamma di un suo amico e poi della cugina di un suo compagno di scuola.
“Gli anni in tasca” si presenta come un ritratto caleidoscopico dell’infanzia, con largo spazio all’improvvisazione e all’aneddoto. Un film corale dedicato ai bambini, all’infanzia, ma soprattutto alle responsabilità degli adulti nei confronti dei bambini (“Un giorno anche voi avrete dei figli […] che vi ameranno se li amerete, ma che se non amerete riverseranno il loro amore o il loro affetto, la loro tenerezza su altra gente, su qualcos’altro, perché la vita è fatta così: non si può fare a meno di amare e di essere amati”).
Autobiografico e dolcemente malinconico come numerose pellicole del regista, “Gli anni in tasca” ribadisce ancora una volta la posizione di Truffaut nei confronti dei bambini, che ogni giorno combattono una lotta impari contro gli adulti.
Serata organizzata da AVISCO in occasione di CINQUENOVANTA.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti