Un film di
Kim Ki-duk
Con
Ryoo Seung-bum, Lee Won-gun, Kim Young-min, Choi Guy-hwa
Genere
Drammatico
Durata
114'

«Fai attenzione: oggi la corrente va verso Sud», lo avvisa una sentinella, ma a fare attenzione, a farne sempre molta, il pescatore Nam Chul-woo ci è abituato. Del resto, non puoi permetterti distrazioni quando abiti in un villaggio della Corea del Nord e ti muovi ogni giorno sulla linea di confine. Confine d’acqua, nel caso di Nam, ed è proprio l’acqua a tradirlo: una delle reti, infatti, si aggroviglia attorno all’elica della sua piccola barca, il motore si blocca e la corrente che «va verso Sud» trascina lentamente il povero Nam in zona nemica…Si apre così Il prigioniero coreano, attesissimo ritorno di Kim Ki-duk alla narrazione politica. Un dramma che sviluppa e moltiplica il tema del doppio, così com’è doppiala Corea, raccontando intensamente una grande storia collettiva attraverso la storia di un singolo individuo. Riuscirà Nam, dopo pressanti interrogatori, aconvincere le forze di sicurezza sudcoreane di non essere una spia? Ma soprattutto: riuscirà Nam, dopo il proprio faticoso rilascio, a convincere il potere nordcoreanodella propria integrità? È rimasto ancora quello che era, cioè un bravo cittadino devoto, o l’infezione del capitalismo lo ha contaminato per sempre?
Lontanissimo dalle tinte forti di "L'isola" o di "Moebius", Kim Ki-duk parla del presente, parla di una nazione divisa e in perenne stato di guerra.

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