Woody

Il sottotitolo del documentario Woody di Robert B. Weide dice esattamente così: tutto quello che avreste voluto sapere su Woody Allen (il cui vero nome è Allan Stewart Konisberg) e che non avete mai osato chiedere. E in effetti il film racconta il dietro le quinte della realizzazione dei titoli più importanti della carriera del regista, oltre che a descrivere nei dettagli la sua infanzia, il rapporto con la madre, i primi problemi a scuola, le contraddizioni della vita a Brooklyn. Weide racconta un Woody Allen versatile, pirotecnico, provocatorio, ne descrive il talento degli inizi, la grande capacità di far convivere diverse idee e ispirazioni. Perchè all’inizio, prima di diventare quello che è oggi, Woody Allen è stato mille cose. A cavallo tra gli Anni ‘50-’60 autore televisivo, ma anche cabarettista, comico, ospite abituale di talk show. Prima ancora, da adolescente, irresistibile narratore di barzellette, per gli amici, per i comici, per i quotidiani di cui era collaboratore. Solo più tardi il mestiere di sceneggiatore e regista è diventato stabile e centrale, un’industria delle meraviglie che ha prodotto intramontabili gioielli del cinema.