Annie Ernaux – I miei anni Super 8
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La scrittrice Annie Ernaux, affiancata dal figlio David Ernaux-Briot, rivisita, nel suo favoloso e inimitabile stile analitico, i suoi anni '70 attraverso gli archivi di famiglia. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs - Cannes 2022.
Info
Le riprese in Super8 sono silenziose: passano sul muro, o su un lenzuolo bianco, e a commentarle c’è solo il crepitio del proiettore.
Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura 2022, dà voce a quei silenzi sovrapponendo le proprie parole a una raccolta di filmini familiari girati da lei e suo marito tra il 1972 e il 1981.
Davanti e dietro la macchina da presa, la scrittrice racconta una storia intima che, come nei suoi libri, si intreccia con la Storia collettiva. I viaggi in giro per il mondo (dal Cile di Allende all’esotico Marocco, dall’Unione Sovietica alla misteriosa Albania), la quotidianità casalinga, le fughe in campagna e le crisi della famiglia Ernaux riflettono le emozioni e le insicurezze di un’intera classe sociale nei decenni successivi al Sessantotto.
E offrono una testimonianza e un punto di vista unici e insostituibili su un momento storico in cui il nostro presente affonda saldamente le sue radici.
“Rivedendo i nostri film in Super 8 girati tra il 1972 e il 1981, mi è venuto in mente che questi costituivano non solo un archivio di famiglia ma anche una testimonianza degli hobby, dello stile di vita e delle aspirazioni di una classe sociale, nel decennio successivo al 1968. Queste immagini mute, volevo integrarle in una storia che attraversasse l’intimo, il sociale e la storia, per rendere sensibile il gusto e il colore di questi anni”. Annie Ernaux