Presentazione del libro: David Cronenberg. Estetica delle mutazioni
From 27 September 2022 to 27 September 2022
Presentazione del libro "David Cronenberg. Estetica delle mutazioni" (Weird Book, 2022) di Roberto Lasagna, Rudy Salvagnini, Massimo Benvegnù, Benedetta Pallavidino.
Info
#aspettandoilnuovoNuovoEden
Fondazione Brescia Musei – Nuovo Eden rinnova la collaborazione con Librixia – Fiera del libro a Brescia anche nel 2022.
Nel programma della fiera del libro di Brescia, martedì 27 settembre alle 19.00 presso il Museo di Santa Giulia (White Room) c’è la presentazione del libro David Cronenberg. Estetica delle mutazioni (Weird Book, 2022) di Roberto Lasagna, Rudy Salvagnini, Massimo Benvegnù, Benedetta Pallavidino, alla presenza degli autori Roberto Lasagna e Benedetta Pallavidino.
Ingresso gratuito senza prenotazione presso la White Room del Museo di Santa Giulia a Brescia, alla presenza degli autori Roberto Lasagna e Benedetta Pallavidino.
Il libro
L’opera cinematografica del cineasta canadese più eversivo e visionario in un libro che ne racconta i motivi e l’estetica, sin dai primi lavori che tra gli anni Sessanta e Settanta sono già espressione delle sue caratteristiche formali e tematiche.
In una riflessione sulle gabbie della mente, sulla violenza repressa e le mutazioni dell’identità al cospetto delle tecnologie e dei poteri che abitano il nostro presente, Cronenberg è un indagatore delle pulsioni, un artista della body art attraverso il cinema, un antropologo e un fine psicologo, ma anche un cineasta politico, come conferma anche l’ultima parte della sua ricca filmografia.
Un saggio scritto da Roberto Lasagna, Rudy Salvagnini, Massimo Benvegnù e Benedetta Pallavidino. Prefazione di Danilo Arona.
Gli autori
Roberto Lasagna (Alessandria, 1967) è un saggista e critico cinematografico italiano, psicologo e autore di libri sul cinema dedicati, tra gli altri, a Stanley Kubrick, Michael Cimino, Robin Williams, Yorgos Lanthimos, Nanni Moretti, Lars Von Trier.
Rudy Salvagnini (Padova, 1955), è un fumettista, scrittore e critico cinematografico italiano autore di oltre 500 storie a fumetti della Disney.
Massimo Benvegnù (Piove di Sacco, 1972) è uno scrittore, produttore di documentari, programmatore cinematografico.
Benedetta Pallavidino (Alessandria, 1992) è editor freelance e critica cinematografica per “Cineforum” e altre testate.
Nel 2015 vince il Premio Adelio Ferrero per giovani critici nella sezione recensioni.
Il regista
David Cronenberg (1943) è uno dei più quotati e impeccabili autori al mondo. Costantemente sospeso fra l’essere e il non essere… o l’essere qualcos’altro… ha saputo donare al cinema delle memorabili scene: dalle allucinazioni massmediali di Videodrome (1983) agli scontri automobilistici di Crash (1996), con auto rivoltate e distrutte, barelle e luci soffuse che sono in realtà metafora di un eros d’acciaio.
È il re della fenomenologia della mutazione, del melodramma che esplode in un delirio paranoico, è l’erede audiovisivo dello scrittore Burroughs che ha saputo dimostrare al mondo di poter fare benissimo a meno degli effetti speciali (come nel caso di M. Butterfly, 1993), ma non dell’autodistruzione dei suoi personaggi. L’Apocalisse, per Cronenberg, non arriverà sotto forma di quattro cavalieri scheletrici scesi dal cielo o per il collasso ambientale o universale. La vera scintilla di annientamento sarà l’uomo stesso.
Scanners (1981) lo consacra all’interno del cinema di genere e fa da reale punto di partenza per una lunga serie di film dell’orrore: Videodrome (1983), La zona morta (1983) e, soprattutto, La mosca, nel 1986, successo internazionale che lancia sia Jeff Goldblum che Geena Davis.
Altri successi sono M. Butterfly (1993), Crash (1996), Premio speciale della giuria a Cannes, eXistenZ (1999) Orso d’Argento a Berlino, A History of Violence (2005) e La promessa dell’assassino (2007) entrambi con Viggo Mortensen.
Il regista è tornato dietro la macchina da presa, dopo una lunga pausa, nel 2022 con Crimes of the Future in cui rinnova la sua collaborazione con Viggo Mortensen, affiancato da Kristen Stewart e Léa Seydoux, e la sua cinematografia del body horror.