16 Febbraio 2022 - 21:00

Presentano il film i registi Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli. A seguire Q&A.

Un film di
Valeria Testagrossa e Andrea Zambelli
Origini
Italia, 2018
Genere
Documentario
Durata
67′
Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano
Mercoledì 16 febbraio, ore 21.00

Quanto dura una giornata per chi non sa quanto dovrà aspettare? La condizione di attesa vissuta dai migranti nei campi rifugiati diviene territorio di esplorazione per una riflessione sulla relazione tempo-essere umano. L’attesa come vuoto esistenziale e condizione universale, viene amplificata dalle situazioni di stasi che vivono i personaggi. Piccoli gesti quotidiani e ritualità delle giornate ci portano nell’intimità dei personaggi, osservando diversità e caratteristiche di ognuno.
«Con questo film abbiamo voluto raccontare la sospensione temporale che i migranti vivono nei campi rifugiati. Noi abbiamo girato in Grecia, vicino a Thessaloníki, ma la situazione è simile in molti altri luoghi, come abbiamo potuto verificare visitando altri campi. I migranti aspettano per anni una risposta alla loro richiesta d’asilo nell’immobilità più totale e nell’impossibilità di costruire un presente e un futuro, per sé e per la propria famiglia.
L’intento di Killing Time è di portare lo spettatore a condividere quel tempo e quello spazio con loro. I protagonisti del film ci hanno accolto nelle loro tende e nella loro intimità, senza filtri. Questo è stato possibile dopo un lungo periodo di contatto con le persone, avvenuto attraverso il lavoro di volontariato svolto da Valeria Testagrossa nel campo, esperienza durante la quale nasce l’esigenza di narrare questa storia. Confrontandoci con gli abitanti del campo ci siamo infatti resi conto che la tematica del tempo vuoto era quella che più gli interessava descrivere. Inoltre l’esperienza umana vissuta all’interno di questi luoghi ci sembrava un argomento poco affrontato da televisioni e giornali, e abbiamo pensato che un film potesse essere uno strumento potente per raccontarlo.» (Andrea Zambelli)

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La rassegna

Al cuore dei conflitti

L’undicesima edizione della rassegna Al cuore dei conflitti, promossa da Federazione Italiana Cineforum, fa tappa anche a Brescia con cinque film che parlano del mondo, della sua storia recente e contemporanea, delle guerre che ne stravolgono la geografia fisica e umana: Bulgaria, Spagna, Repubblica Ceca, Russia e Grecia fanno da teatro a storie di uomini e donne che combattono contro i pregiudizi, le condizioni di restrizione fisica e psicologica, lo schiacciamento della propria identità, per riuscire a conquistare un futuro dignitoso e le condizioni di un’esistenza decorosa.

Cinque film, dal dramma dei migranti raccontato con humor (bianco e) nero di Strah – Fear, alla storia di un Presidente drammaturgo, Havel. Dalla memoria e dolore della strage del Teatro Dubrovka di Mosca in Konferentsiya – Conference ai campi rifugiati tra incertezza e attesa di Killing Time e quelli di contenimento del regime franchista in Josep.