Cinema Nuovo Eden
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L’Eden per tutt*
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Il cinema
Un cinema o forse più.
La sala cinematografica d’essai Nuovo Eden, attiva dal 2007, è situata nel quartiere Carmine, una tra le zone più belle e vivaci del centro storico della città.
Nuovo Eden è gestito da Fondazione Brescia Musei e si è sviluppato grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale.
Nuovo Eden è qualificato come Cinema d’essai e fa parte dei network europei Europa Cinemas e Heritage Cinemas of Europe.
Nuovo Eden aderisce a AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo; ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema e FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai.
Il cinema è composto da 2 sale: Sala 1 (217 posti) e Sala 2 (38 posti).
Un cartellone dedicato al cinema di qualità, che propone i film dei grandi autori della contemporaneità e delle produzioni indipendenti sia italiane che straniere.
Cinema contemporaneo d’autore, i grandi classici restaurati provenienti dalle varie cineteche d’Italia e d’Europa, retrospettive, rassegne tematiche dedicate a specifici target di pubblico, collaborazioni con i festival italiani (Venezia, Trieste, Trento, Bergamo, Torino…), film musicati dal vivo, opere di registi emergenti del territorio, festival di cortometraggi e molto altro ancora.
Cinema e non solo: percorsi di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico, incontri di approfondimento con critici e docenti di fama nazionale, proposte per le scuole, laboratori e film per i più piccoli e collaborazioni con realtà culturali del territorio.
Le sale cinematografiche
Dotazioni
La Sala 1 è attrezzata con:
- proiettore cinematografico 35 mm Prevost
- proiettore digitale 2k NEC
- sistema audio Dolby Digital
- lettori multimediali
- 2 microfoni a filo e 2 radio microfoni.
La Sala 2 è attrezzata con:
- proiettore digitale 2k Supra
- sistema audio Dolby Digital
- lettori multimediali
- connessione Wi-fi
- 2 microfoni a filo e 2 radio microfoni.
Il Nuovo Eden è privo di barriere architettoniche.
Posti a sedere 217 (Sala 1) + 38 (Sala 2).
Richiedi la sala
Uno spazio attrezzato per proiezioni cinematografiche digitali e in pellicola.
Nuovo Eden è disponibile per associazioni, istituzioni, scuole, aziende, gruppi informali e giovanili, singole persone che vogliano organizzare proiezioni pubbliche o private.
Posti a sedere: 217 (Sala 1): 38 (Sala 2).
Dispone di foyer.
I costi per ogni fascia oraria (mattina, pomeriggio o sera):
Sala 1
- 500 euro + IVA
- 250 euro + IVA (tariffa speciale per associazioni)
Sala 2
- 300 euro + IVA
- 150 euro + IVA (tariffa speciale per associazioni)
Include:
- Utilizzo standard dell’impianto di proiezione cinematografica
- Utenze
- Pulizie ordinarie
- Sopralluogo e coordinamento evento
Non include:
- n° 2 persone di staff (1 personale di sala e 1 proiezionista) al costo di 25 euro + IVA all’ora, l’una.
- Noleggio copia del film e trasporto
- SIAE
- Costi di ospitalità di eventuali ospiti
- Allestimenti personalizzati e catering
Per informazioni e prenotazioni:
T. +39 030 8379404 – info@nuovoeden.it
La storia della sala
Quando percorri la strada che ti porterà davanti alla porta d’ingresso del Cinema Nuovo Eden scopri di essere in un luogo speciale della città di Brescia.
Lo hai capito dalle mille lingue diverse che hanno fatto da sottofondo ai tuoi passi, dai giovani che a gruppi si trovano fuori dai bar vicino all’Università, dalle architetture così diverse che raccontano una storia millenaria.
Il Cinema Nuovo Eden è nel cuore della Brescia medioevale, nel quartiere del Carmine. E dove oggi è la sua sala era già nel XII secolo un luogo di aggregazione e scambio. Ieri come oggi.
L’acquisto dello stabile da parte del Comune di Brescia nel 2000, la ristrutturazione e poi la gestione affidata a Fondazione Brescia Musei nel 2007 ne hanno fatto un polo centrale dell’offerta culturale cittadina.
Una sfida, in un tempo in cui le sale cinematografiche del centro chiudevano l’una dopo l’altra; supportata da un’idea: quella di far rivivere un luogo in uno spazio storico della città.
La storia del Cinema Nuovo Eden si perde nelle pieghe del tempo: l’area in cui lo spazio è edificato si trova a nord di Brescia vicina alle antiche mura cittadine che dal medioevo fino al 1800 hanno custodito e protetto la città.
Il quartiere su cui sorge nasce in epoca medioevale, quando si iniziano a sfruttare le risorse idriche presenti: sia per la lavorazione di materiali come la lana e le pelli, ma soprattutto grazie all’utilizzo delle ruote idrauliche che forniscono energia illimitata per mulini e magli.
L’area diventa quindi un forte attrattore per tutte quelle persone in cerca delle nuove opportunità che la città, oramai Comune autonomo, aveva da offrire.
Ecco che, fin dalle sue origini il quartiere del Carmine assume quelle caratteristiche che lo contraddistinguono ancora oggi: vivacità culturale e multietnicità, riconoscibili nelle tante botteghe artigiane e nelle diverse voci e profumi che escono dalle finestre aperte sui vicoli e dai vari locali.
Proprio dalla lavorazione della lana prende forma la prima struttura significativa costruita sull’area del Cinema. Si tratta della “Casa degli Umiliati da Erbusco”. Edificata nel XIII secolo, era un complesso monastico destinato ad ospitare l’ordine degli Umiliati la cui opera si ispirava a principi di vita comune intensamente religiosi.
All’esterno del complesso architettonico che ospita il Cinema, dell’antico complesso è ancora visibile la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, rimaneggiata nel XIX secolo, che ospita lo spazio di arte contemporanea C.A.R.M.E.
Nel 1797 con le spoliazioni napoleoniche l’intero fabbricato cambierà destinazione d’uso, la chiesa si trasformerà in archivio notarile del comune. Il complesso monastico invece, come spesso accadeva, sarà adibito in parte a caserma, essendo gli spazi del silenzio religioso facilmente adattabili alle esigenze dei soldati.
Dalla seconda metà del XIX secolo la città inizia a subire importanti modifiche e trasformazioni che riguardano principalmente proprio l’area ad ovest del centro urbano. Le nuove tecnologie della rivoluzione industriale richiedono spazi molto più ampi per le nuove fabbriche e non si possono più immaginare gli opifici all’interno delle mura storiche.
La conoscenza scientifica e la medicina dicono invece che l’igiene è uno dei fattori più importanti nella prevenzione delle malattie endemiche. Nel XIX secolo Brescia è tristemente conosciuta per essere una città estremamente sudicia e nel 1836 sarà il colera a mietere un altissimo numero di morti.
Per questo tutta l’area medioevale del Carmine, povera, maleodorante e densamente popolata, rientra nell’interesse dei nuovi piani regolatori della città, e si iniziano a valutare quali zone andranno sacrificate in nome del progresso e della sanità.
Solo nel 1927, quando l’eco della prima guerra mondiale è oramai lontano e l’Italia è governata dai fascisti, Brescia adotterà il nuovo piano regolatore dove sono previsti numerosi sventramenti nell’antico centro storico necessari per dare alla città una nuova forma.
Nel 1933 sarà proprio l’area dell’antico complesso monastico ad essere il centro di un importante progetto. Gli 8000 mq si trasformeranno, affidati alle abili menti degli architetti padovani Francesco Mansutti e Gino Miozzo nella nuova Casa del Balilla di Brescia.
Le “Case del Balilla” sono creature architettoniche che prima non esistevano, rappresentazione del nuovo mondo fascista. Non sono caserme e nemmeno scuole, sono il luogo in cui i principi per la formazione della gioventù fascista prendono forma.
Alla realizzazione delle Case sottende un preciso programma ideologico, che prevede la creazione di una rete di strutture stabili in tutto il paese.
Sono architetture nuove di cui i due architetti diventeranno i principali realizzatori progettandone oltre trenta lungo tutto lo stivale.
Spazi in cui convergono diversi ambienti: sale studio, palestre, sala scherma, cortili per le adunate, portici, uffici, presidi ambulatoriali, ma soprattutto anche un teatro.
Interessante è notare che già dal primo dei quattro progetti stesi per la realizzazione della Casa dei Balilla di Brescia è presente all’interno del teatro la sala di proiezione. Situata esattamente dove si trova ora all’interno del Cinema Nuovo Eden.
Nel 1933 l’importanza e la portata del linguaggio cinematografico sono già consolidate; così tanto che nella nuova architettura destinata alla formazione dei giovani fascisti non si può prescindere dall’avere la possibilità di proiettare pellicole.
Nel 1936 la sala da 500 posti è ultimata, insieme a tutte le pertinenze della Casa del Balilla. Durante l’inaugurazione in grande stile si sottolinea sulla stampa l’importanza di aver riqualificato il quartiere degradato.
Le proiezioni aperte al pubblico inizieranno dall’anno successivo nella sala denominata GIL (gioventù italiana littorio) Marconi.
Al termine del conflitto la sala sarà ancora attiva e per svincolarla dal passato fascista, prenderà il ben più patriottico ed identitario nome di Leonessa. Brescia, infatti, per il coraggio dei suoi uomini e donne durante la rivolta contro il governo austriaco nel 1849, sarà chiamata nei versi del poeta Aleardo Aleardi Leonessa d’Italia.
Le vicende della sala cinematografica, tornata a chiamarsi Marconi per un breve periodo, seguiranno quelle altalenanti di molte delle sale dei centri storici italiani. Negli anni ’70 la chiusura dei centri storici al traffico, la crisi del petrolio, la televisione, il VHS e le nuove norme per la sicurezza mettono a serio rischio chiusura molti cinematografi.
La nostra troverà, in quella che oggi si chiama “targettizzazione del pubblico”, la sua salvezza, trasformandosi nel 1981, in una sala a luci rosse con il nome di Cinema Eden. Dove l’eden che la direzione si auspica che il pubblico possa immaginare è quello dei “paradisi del sesso”.
Ma il pubblico così targettizzato, che non si concentra solo durante il fine settimana, non sarà sufficiente a mantenere in positivo il bilancio, e nel 1999 la sala chiuderà.
Poi nel 2000 l’acquisto dello stabile da parte del Comune di Brescia, la ristrutturazione e la gestione affidata a Fondazione Brescia Musei, che dal 2007 ne hanno fatto un polo centrale dell’offerta culturale cittadina.
È nato il Nuovo Eden. Oggi la sala, recentemente ristrutturata, è molto più di un cinema. È un luogo di aggregazione, di cultura, di incontro ed è un moltiplicatore di idee e pensieri che restituisce idealmente tutta l’energia raccolta nei quasi mille anni di storia dello spazio in cui si trova.
Come arrivare
Via Nino Bixio, 9 – Brescia
Via Nino Bixio è AREA PEDONALE
L’ingresso per fornitori (via Odorici 6/B) è ZTL
In Autobus e metropolitana
- in autobus: linea 2, 7, 15, 17
- in metro: fermata San Faustino (direzione Prealpino) + 4 minuti a piedi
In taxi
Radio Taxi Brixia
tel. (+39) 030.35111
Parcheggi auto
- Fossa Bagni, via Lombroso (consigliato)
- Agip, Piazza Vittoria
- Randaccio, via Lupi di Toscana, 2
Per visualizzare tutti i parcheggi e le zone ZTL consulta il sito Brescia Mobilità
Per visualizzare tutti i parcheggi per disabili consulta il sito Brescia Mobilità
Bicimia
Per usufruire del servizio consulta il sito Brescia Mobilità
In Treno
Il cinema Nuovo Eden è raggiungibile con i treni del servizio ferroviario regionale Trenord (www.trenord.it) e Trenitalia (www.trenitalia.it)
Dalla Stazione ferroviaria di Brescia:
- a piedi: 20 minuti seguendo le indicazioni per il centro, quindi Piazza Vittoria, Piazza Loggia e poi si raggiunge il quartiere Carmine.
- in metro: fermata San Faustino (direzione Prealpino) + 4 minuti a piedi
In Aereo
Aeroporto Gabriele D’Annunzio di Brescia
(20 Km da Brescia)
Aeroporto Orio Al Serio di Bergamo
(56 Km da Brescia)
Aeroporto Valerio Catullo di Verona
(70 Km da Brescia)
Biglietti
I biglietti non sono né rimborsabili né modificabili
Dove acquistare i biglietti
I biglietti per gli spettacoli possono essere acquistati:
- online (tramite la biglietteria Webtic)
- in loco presso la biglietteria del cinema, a partire da 30′ prima dello spettacolo.
In caso di acquisto online del biglietto si ha diritto ad accedere alla corsia a scorrimento veloce dedicata all’accesso degli acquisti online.
Riduzioni
L’ingresso al prezzo ridotto di 5,5 € è valido per:
- Under 14
- Studenti under 26 anni
- Over 65
- Possessori Desiderio Card
- Possessori Tessera Io Viaggio (TreNord) + 1 accompagnatore
- Dipendenti Comune di Brescia
Modalità di accesso
È vietato il consumo di cibi e bevande durante lo spettacolo.
Contatti
Fondazione Brescia Musei – Nuovo Eden
via Nino Bixio, 9 – 25122 Brescia (BS) – Italia
T. +39 030 8174600 – info@nuovoeden.it
Area tecnica
Emiliano Treccani – treccanie@bresciamusei.com
Area organizzativa
Clara Massetti – massetti@bresciamusei.com
Area sviluppo e comunicazione
Chiara Boffelli – boffelli@bresciamusei.com
Ufficio stampa
Francesca Raimondi – raimondi@bresciamusei.com
Didattica
Anna Valenti – didattica@nuovoeden.it
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