Museo delle Armi – Luigi Marzoli
Il Museo delle Armi Luigi Marzoli ospita una delle più pregiate raccolte europee di armature e armi antiche, che raccontano la lunghissima e prolifica tradizione armiera bresciana.
Il Museo nasce grazie all’acquisizione della collezione del cavaliere del lavoro Luigi Marzoli, brillante imprenditore palazzolese. Tra le numerose e importanti armi, sono di particolare rilevanza le armature bresciane cinquecentesche, specialmente i corsaletti da fante, e le armi da fuoco con le celeberrime canne gardonesi, produzioni che hanno reso celebre Brescia nel mondo fin dal XVI secolo.
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Il giorno sabato 5 ottobre, in occasione della Notte della Cultura, il museo è aperto gratuitamente per tutti dalle ore 18.00 alle ore 23.00 (ultimo ingresso 22.15).
Inoltre, nella stessa giornata, in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, tutti gli insegnanti possono entrare gratuitamente in museo nell’arco dell’intera giornata.
Il Museo
All’interno del trecentesco Mastio Visconteo, uno degli edifici più antichi del Castello, si trova il Museo delle Armi Luigi Marzoli, inaugurato nel 1988 dopo una serie di restauri che hanno riportato alla luce gli affreschi viscontei, con le rare armi araldiche di Luchino e Giovanni Visconti, quelli veneziani databili al Quattrocento e i resti del tempio romano, con annessi i depositi dell’olio, su cui fu fondato l’edificio medievale.
Al suo interno sono presenti tutte le tipologie di armi (bianche, difensive, da fuoco e artiglierie), che illustrano la lunghissima tradizione bresciana nella produzione armiera attraverso un percorso espositivo di oltre 700 pezzi, che raccontano i progressi tecnologici e artistici raggiunti dalle maestranze bresciane e del territorio dal XV all’inizio del XIX secolo, non solo dalla collezione Marzoli ma anche con armi già presenti nell’Ottocento all’interno del Museo Cristiano.
Mastio
Il museo delle Armi sorge sulla cima del Colle Cidneo. Un primo insediamento umano sulla sommità del Colle Cidneo risale tra la fine dell’Età del Bronzo e la prima Età del Ferro. In età celtica è documentata la presenza di un luogo di culto dedicato a Bergimus e in età romana, nel I secolo d.C., fu eretto un santuario, ma la cui dedicazione è ancora incerta, formato da un complesso di due templi, di cui rimane una scalinata, che comprendevano anche dei depositi oleari, ancora oggi visibili. La continuità cultuale è testimoniata da un piccolo martyrium paleocristiano e, nel XII secolo, dalla fondazione della chiesa di S. Stefano, di cui è ancora apprezzabile una delle due torri campanarie, la Torre Mirabella, in tutta la sua integrità. La più antica struttura difensiva è documentata in epoca longobarda nell’VIII secolo, nel cui interno era stata eretta una chiesa. Nel corso del Duecento il castello fu oggetto di modifiche e potenziamenti fino alla conquista della città da parte di Milano. Fu Luchino Visconti nel 1343 a ordinare una vera e propria costruzione ex novo del castello e la realizzazione del Mastio, i cui affreschi recano l’arme di Luchino e di suo fratello Giovanni, sui resti del tempio romano, oggi visibili all’interno del Museo delle Armi. La funzione del Mastio, con il volto che a tutt’oggi porta al piazzale più alto, non era prettamente militare, ma era un centro amministrativo in cui risiedeva il governatore milanese. Usato ancora nel primo periodo della dominazione veneziana, come dimostrano alcuni affreschi che riportano la data 1442, iniziò lentamente a perdere d’importanza con la progettazione della fortificazione alla moderna. Fu usato alla fine dell’Ottocento come reclusorio militare, come testimoniano tutt’oggi le pesanti grate alle finestre, per poi divenire sede museale nel secondo dopoguerra.
Storia della Collezione
La collezione armi e armature di Luigi Marzoli era stata considerata nel 1963 la più significativa raccolta privata al mondo: non era una collezione dinastica tramandata di padre in figlio, anzi, una collezione creata dal nulla che non raccoglieva oggetti esclusivamente per il loro valore estetico, ma aveva alla base un progetto: quello di documentare la produzione di armi e armature lombarde, in particolar modo bresciane, con alcuni pezzi prodotti in altri celebri centri armieri, utili a un immediato confronto, con la volontà, come affermava Marzoli stesso, che fossero “attentamente visitate dagli operai, artigiani, artisti e soprattutto dai giovani apprendisti armaioli e meccanici, affinché osservino quanto veniva forgiato dai loro antenati e sentano l’amore per il proprio lavoro e l’ambizione per il miglioramento della propria posizione e contributo alla prosperità e grandezza della Patria”. Una delle prime collezioni al mondo, se non la prima, con un’identità precisa, scientificamente omogenea, filologicamente studiata e con uno scopo civico-sociale. Alla scomparsa di Marzoli, due terzi della prestigiosa collezione pervennero ai Musei Civici per volontà testamentaria. A questo importante nucleo, composto da circa 1090 pezzi, se ne aggiungevano poco più di 300, già presenti nel Museo Cristiano. Il 15 ottobre 1988 veniva inaugurato il Museo delle Armi Luigi Marzoli, nella prestigiosa sede del Mastio Visconteo nel Castello di Brescia, il cui primo progetto di allestimento fu affidato all’architetto Carlo Scarpa ma rivisto e materialmente realizzato da Francesco Rovetta e Arrigo Rudi, con le vertine e rastrelliere realizzate nell’Officina Rivadossi. Il percorso museale, riprendendo l’idea e la volontà di Luigi Marzoli di documentare progressi ed evoluzioni della produzione armiera bresciana, si sviluppa in ordine cronologico attraverso quattro grandi temi, in cui viene mostrata l’eccellenza artigiana nella lavorazione dei metalli e nell’ideazione di innovative sistemi meccanici.
Collezione
L’importanza della collezione Marzoli, a cui si aggiunsero le armi e armature delle Civiche raccolte, risiede non solo nella quantità e qualità dei pezzi, ma anche nella loro selezione: il Cavaliere del Lavoro non volle solo raccogliere gli oggetti migliori e più rari in vendita, ma testimoniare l’importante produzione di armi, che da sempre contraddistingue il territorio bresciano e, più in generale, la Lombardia.
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Prezzi
Il biglietto consente l’ingresso al Museo delle armi Luigi Marzoli e al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia
Orari
Orario estivo (1 giugno – 30 settembre):
- Lunedì (non festivi): Chiuso
- Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica: 10:00 – 19:00
- Ultimo ingresso: 18.15
Orario invernale (1 ottobre – 31 maggio):
- Lunedì (non festivi): Chiuso
- Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica: 10:00 – 18:00
- Ultimo ingresso: 17.15
Info e prenotazioni
Nell’impossibilità di effettuare la prenotazione si consiglia di contattare il CUP – Centro Unico Prenotazioni (lunedì – sabato, dalle 10 alle 18). Festivi esclusi.
Servizi
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“App-game “Geronimo Stilton. Brescia Musei Adventures”
Notizia stratopica per tutti i piccoli fan di Geronimo Stilton: il topo giornalista più amato dai bambini di tutto il mondo è arrivato nei musei di Brescia per un’avventura da far frullare i baffi per l’emozione!
Per la prima volta in assoluto, Geronimo Stilton è protagonista di un’app-game museale dedicata ai bambini a partire dai 6 anni dal titolo Geronimo Stilton. Brescia Musei Adventures.
Basterà uno smartphone o il tablet messo a disposizione da Fondazione Brescia Musei per prendere parte a “Geronimo Stilton, una giornata da cavaliere“: nel Museo delle Armi Luigi Marzoli i bambini faranno un tuffo nel mondo medievale per aiutare Geronimo a trovare tutti i pezzi di un’adeguata armatura per poter partecipare alla giostra dell’anello. Attraversando le sale dell’imponente Mastio visconteo del Castello, i bambini scopriranno quali erano le parti che componevano un’armatura e come era decorata, come vedevano i cavalieri attraverso le piccole aperture dei loro elmi, quali erano le prove che un giovane doveva superare per diventare cavaliere, come era bardato il suo cavallo e tantissime altre curiosità stratopiche. Il percorso si concluderà nella sala delle armature di lusso, dove Geronimo troverà un prestigioso scudo e ogni partecipante potrà decorarne virtualmente uno a suo piacimento.
Noleggio gratuito del device (tablet) presso la biglietteria del Museo delle Armi.
Bookshop
Il Bookshop del Museo delle Armi Luigi Marzoli, situato al piano terra dell’edificio, propone un’ampia selezione di libri dedicata al sito museale, oltre che una ricca selezione di merchandise.
Punto ristoro e relax
È a disposizione dei visitatori una piccola area ristoro, situata presso l’Infopoint del Castello, dotata di distributore automatico di bevande calde e snack, oltre che di una comoda area relax.
Animali
Nel Museo delle Armi Luigi Marzoli vige il divieto introdurre cani, anche nelle aree all’aperto, con la sola eccezione dei cani guida per persone non vedenti.
Fotografie e video
È possibile fotografare gli spazi espositivi del Museo delle Armi Luigi Marzoli senza flash.
Fondazione Brescia Musei invita i propri visitatori a condividere gli scatti sui propri canali social.
Come arrivare
Via Castello, 9 – Brescia
In Autobus e Metropolitana
- in autobus: per visualizzare le corse degli autobus consulta il sito Brescia Mobilità
- in metro: fermata San Faustino + 10 minuti a piedi / fermata Vittoria + 15 minuti a piedi
In Taxi
Radio Taxi Brixia
tel. (+39) 030.35111
Parcheggi auto
Lungo la strada che conduce al Castello sono disponibili numerosi parcheggi gratuiti e a pagamento, anche per disabili.
Bicimia
Per usufruire del servizio consulta il sito Brescia Mobilità
In Treno
Raggiungici in treno, poi dalla Stazione ferroviaria di Brescia:
- a piedi: 20 minuti seguendo le indicazioni per Castello
- in metro: fermata San Faustino + 10 minuti a piedi / fermata Vittoria + 15 minuti a piedi
In Aereo
Aeroporto Gabriele D’Annunzio di Brescia
(20 Km da Brescia)
Aeroporto Orio Al Serio di Bergamo
(56 Km da Brescia)
Aeroporto Valerio Catullo di Verona
(70 Km da Brescia)