Dal 24 Maggio 2024 a 31 Maggio 2025

Informazioni e Prenotazioni
Il CUP – Centro Unico Prenotazioni risponde dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Festivi esclusi.

L’evento

Un’iniziativa promossa da:
Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei

In collaborazione con:
Comune di Sale Marasino
Biblioteca Costanzo Ferrari

La mostra propone una prospettiva innovativa sulla scultura di Bruno Romeda, esaminando il legame tra spazio e opera d’arte. Questa tematica viene approfondita attraverso l’esposizione del repertorio dell’artista, composto da suggestive sculture bronzee di forma geometrica. Cerchi, quadrati, triangoli e esagoni che costituiscono il nucleo fondante della sua arte e agiscono come cornici o portali capaci di definire e trasformare lo spazio circostante.

Oltre alla realizzazione del progetto espositivo è previsto il coinvolgimento della popolazione locale con eventi collaterali alla mostra, quali iniziative gratuite per adulti (visite guidate e conferenze) e laboratori didattici per la scuola primaria e secondaria di primo grado.

Visite guidate

In occasione dell’inaugurazione, nelle giornate e negli orari seguenti, una guida sarà a disposizione dei visitatori per guidarli lungo il percorso espositivo:

Sabato 25 maggio dalle ore 15.30 alle 17.30
Domenica 26 maggio dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 15.30 alle 17.30

Il percorso espositivo

La prima sala esplora la relazione tra lo spazio e l’opera d’arte di Bruno Romeda attraverso il suo alfabeto scultoreo, composto da cerchi, quadrati, triangoli, esagoni e linee. Questi elementi ribaltano il concetto tradizionale di scultura come massa solida e immobile, incarnando piuttosto l’ideale dell’artista di una poetica del vuoto. In questo contesto, la scultura si trasforma in tratti vibranti e sottili, quasi pittorici, delineando e delimitando uno spazio caratterizzato dalla mancanza di materia.

La seconda sala è occupata da scomparti librari, la cui collocazione viene mantenuta in rispetto della fruibilità del materiale bibliotecario. Qui, opere dello scultore sono ospitate in prossimità delle vetrate architettoniche. La selezione dei beni risponde all’esigenza di proporre un gioco di accostamenti visivi il cui scopo è quello di esplicitare il legame tra l’artista e il territorio di Sale Marasino.

L’artista

Nato nel 1929 a Sale Marasino, Bruno Romeda trascorre gli anni formativi presso l’Istituto Moretto a Brescia. Durante il servizio militare italiano, si trasferisce a Roma, dove il destino lo porta a incontrare l’artista americano Robert Courtright, segnando l’inizio di una relazione che durerà oltre 60 anni. La sua arte, caratterizzata da forme geometriche essenziali come il quadrato, il cerchio e il triangolo – da lui stesso definito l’alfabeto delle forme – si manifesta in opere innovative di grande impatto visivo. Il metallo diventa il suo medium d’elezione, e per tutta la vita cerca un rapporto diretto con la materia bronzea. Le sue opere, in bronzo patinato, richiamano lo stile di artisti come Cèsar Baldaccini e i minimalisti americani Carl André e Donald Judd, che Romeda conosce a New York negli anni Sessanta.
Il suo lavoro è una continua ricerca di equilibrio tra  minimalismo e  complessità, tra alto e basso, tra forma e materia, tra realtà e illusione. Negli anni Settanta, Romeda si trasferisce con Courtright nel Sud della Francia, precisamente a Opio, dove vivrà per il resto della vita e dove avrà l’opportunità di perfezionare il suo linguaggio espressivo. Le sue opere entrano a far parte di prestigiose collezioni private e pubbliche rinomate in tutto il mondo come il Metropolitan Museum di New York, Musée d’Art Contemporain di Nizza, Kasama Nichido Museum of Art, Andrew Crispo Gallery, New York, Kouros Gallery, New York, Galerie Jean Jacques Dutko, Paris, France, Ca’ del Bosco. Nel 2017, all’età di 87 anni, Bruno Romeda si spegne a Grasse lasciando un’eredità duratura nel mondo dell’arte contemporanea.

Attività per tutti

Attività scuole