Il profeta
24 Aprile 2010 - 21:00
25 Aprile 2010 - 18:00
25 Aprile 2010 - 21:00
26 Aprile 2010 - 21:00
Quando varca le soglie della prigione in cui dovrà scontare sei anni, il dicannovenne Malik è un cane sciolto, che nessuno reclama. Non è chiara la sua colpa: quello che si intuisce sono trascorsi di violenze, che porta scritti sul corpo e forse un’aggressione a un poliziotto. Non ha nessuno, non sa leggere e scrivere: un randagio alla mercé della microsocietà violenta della prigione. Qui Malik deve imparare in fretta. Sopravvivere o morire. Così quando il potente capo gli ordina di uccidere un uomo (altrimenti sarà lui a fare quella stessa fine), Malik si piega. È l’inizio del percorso di formazione dell’"innocente" Malik. Da vittima a boss.
Per quanto apparentemente ottimistica nella sua risoluzione finale, la parabola di Malik è tragica e crudele. Una tragedia nel senso alto del termine, che racconta dell’impossibilità non solo della banale “redenzione”, ma di una qualsiasi forma di crescita e di evoluzione che non sia basata sul sangue versato o fatto versare.
Vincitore del Gran Premio della Giuria all'ultimo Festival di Cannes.
Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano.