Primula rossa
06 Febbraio 2020 - 18:00
Lucio, psichiatra di formazione basagliana, prende servizio come vicedirettore presso l’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto. Prova fin da subito ad apportare piccole concrete innovazioni e a instaurare un vero rapporto con gli internati. Nonostante la resistenza e il sospetto di un’istituzione totale condizionata da stigmi e paure, scopre alcune storie (ispirate a fatti veri), emblematiche di quanta umanità possa essere cancellata in OPG: Lillo che traccia misteriose partiture di punti sui muri; Cosimino, col suo cuore di bambino che non smette di sognare la campagna; Carmelo, giovane, colto e apparentemente fuori luogo; Francesco, innocuo e ilare, ma allergico alle regole più banali. Lucio è soprattutto attratto dalla figura di Ennio, un internato particolarmente restìo alla collaborazione, e nel cui fascicolo trova solo pochi e sconnessi documenti. Tra questi una fotografia di una rivolta in carcere in cui Ennio appare asserragliato su una gru.
Questi percorsi umani spingono Lucio a confrontarsi, tra confortanti successi e fallimenti anche drammatici, con questa realtà in cui il diritto alle cure resta schiacciato dalla volontà coercitiva e in cui si replicano modelli vecchi e superati solo sulla carta (nel film rievocati dai materiali di archivio). Lo spingono a interrogarsi sul senso del proprio ruolo all’interno di una simile istituzione e sulle possibilità residue di un vero cambiamento.
Lucio, nel frattempo, recupera gradualmente la fiducia di Ennio e riesce a ricostruire la sua storia. Dalla devianza giovanile, ai rapporti con la Banda Cavallero, dalle lotte carcerarie alla costituzione dei Nap, dalle spettacolari evasioni, ai rapporti con le BR, fino all’incontro pacificatore con Padre Bachelet. Quell’uomo misterioso, derelitto ed escluso dalla società, è un testimone diretto di un pezzo di storia dell’Italia contemporanea. Strade nuove sono però possibili, per Ennio come per gli altri.
Evento organizzato da Fondazione di Comunità di Messina, in collaborazione con Fondazione di Comunità Bresciana, Cooperativa CAUTO, Comune di Brescia e Università cattolica di Brescia.
Ospiti della serata il regista Franco Jannuzzi e Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.