La pittura di Bergamo e Brescia protagonista a Milano, per l’appuntamento di Natale a Palazzo MarinoCon due capolavori di Moretto e Savoldo, Pinacoteca Tosio Martinengo è protagonista, a Milano, dell’appuntamento di Natale a Palazzo Marino.In mostra, grazie al Comune di Milano e alla collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, Fondazione Accademia Carrara e Pinacoteca di Brera, il Rinascimento nelle terre lombarde. Un’occasione, a ingresso libero, per ammirare insieme a Moretto e Savoldo dalla Tosio Martinengo, Lorenzo Lotto da Accademia Carrara e Giovan Battista Moroni da Pinacoteca di Brera.Il Rinascimento di Bergamo e Brescia. Lotto, Moretto, Savoldo, Moroni è il titolo della nuova edizione curata da Francesco Frangi e da Simone Facchinetti e dedicata al Cinquecento.La collezione di Pinacoteca Tosio Martinengo viene rappresentata da due dei suoi massimi interpreti Alessandro Bonvicino detto il Moretto (1498 – 1554) con San Nicola di Bari presenta gli allievi di Galeazzo Rovellio alla Madonna in trono con Bambino e Giovan Girolamo Savoldo (1480 – 1540) con Adorazione dei Pastori.Nell’opera di Moretto (1539), ambientata in una cornice architettonica classicheggiante, San Nicola si rivolge alla Vergine per invocare la sua protezione sugli scolari del maestro di grammatica bresciano Galeazzo Rovellio. Il maestro bresciano presenta la scena con un linguaggio pittorico di grande naturalezza, che propone una declinazione originale del colorismo prezioso di Tiziano, oltre a una straordinaria capacità di descrivere i dettagli della realtà.Il dipinto di Savoldo (1540), di cui un dettaglio è stato scelto come immagine guida della mostra e del catalogo edito da Skira, è caratterizzato da tonalità intense e da un uso del colore pastoso, in grado di rendere particolari effetti materici. L’ambientazione della capanna e i personaggi sono rappresentati con estremo realismo e attraverso meticolosi effetti chiaroscurali, tipici di Savoldo. Giuseppe e Maria, privi dell’aureola, presentano caratteristiche semplici, quasi rustiche, ne sono esempio le scarpe usurate del falegname in primo piano.I due prestiti sono parte diPTM ANDATA E RITORNO, il programma che dal 2019 vede Fondazione Brescia Musei trasformare le “partenze” di prestiti in “arrivi” di opere ospiti, sempre proposte in dialoghi costruttivi con le collezioni permanenti, capaci di creare sorprese e reinterpretare il patrimonio del Museo. In particolare, per questa occasione, ilpubblico potrà ammirare negli spazi della Pinacoteca bresciana:Sant’Orsola e le compagne (1537) del Morettoproveniente dallaPinacoteca del Castello Sforzesco di MilanoeAdorazione dei pastori(1530) diBernardo Liciniodai depositi della collezione.Completano il percorso espositivo di Palazzo Marinol’opera di Lorenzo Lotto (1480 – 1556) da Accademia Carrara di Bergamo,Nozze mistiche di Santa Caterina d’Alessandria, con il committente Niccolò Bonghi (1523), oltre aGiovan Battista Moroni(1520-1578) conMadonna col Bambino e i santi Caterina d’Alessandria, Francesco e l’offerente(1555 circa), proveniente da Pinacoteca di Brera.Il progetto milanese,celebrazione della pittura attraverso quattro straordinari maestri, èprevisto a ingresso libero e visite guidate gratuite: un’occasione per apprezzare alcuni dei più riusciti esempi di quel Rinascimento lombardo, inteso come “terza via” rispetto alle coetanee tendenze dell’Italia centrale e del Veneto.INFORMAZIONIIl Rinascimento di Bergamo e BresciaLotto, Moretto, Savoldo, Moroni2 dicembre 2021 > 16 gennaio 2022a cura di Francesco Frangi e Simone FacchinettiMilano, Palazzo Marino, Sala AlessiIngresso liberoCatalogo SkiraPress kit Palazzo Marino al link
La pittura di Bergamo e Brescia protagonista a Milano, per l’appuntamento di Natale a Palazzo Marino
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In mostra, grazie al Comune di Milano e alla collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, Fondazione Accademia Carrara e Pinacoteca di Brera, il Rinascimento nelle terre lombarde. Un’occasione, a ingresso libero, per ammirare insieme a Moretto e Savoldo dalla Tosio Martinengo, Lorenzo Lotto da Accademia Carrara e Giovan Battista Moroni da Pinacoteca di Brera.