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Brescia ha saputo fare squadra: Camozzi Group, Gruppo Ori Martin e Antares Vision insieme per restituire lo splendore della statua ambasciatrice di Brescia e del suo straordinario patrimonio culturale nel mondo, prima della sua ricollocazione in Capitolium. Una straordinaria tradizione, che già nel 1820 vide i privati a sostegno degli scavi del Capitolium, si rinnova con un nuovo sodalizio tra imprese e Fondazione Brescia Musei

Sono tre le aziende bresciane, Camozzi Group, Gruppo Ori Martin e Antares Vision, che hanno accolto la richiesta di sostegno lanciata dalla Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia nell’ambito del progetto ART BONUS per dare il via al restauro dell’opera più rappresentativa di Brescia, la statua che dal 1826 è ambasciatrice della città e del suo patrimonio culturale nel mondo: la Vittoria Alata.Tre aziende che da anni arricchiscono il settore produttivo cittadino, fiori all’occhiello sullo scenario nazionale:Camozzi Group, che opera dal 1964 nell’automazione pneumatica, progettando e realizzando componenti e sistemi sempre più sofisticati che utilizzano l’aria come mezzo fondamentale per trasmettere il movimento;Gruppo Ori Martin, fondato nel 1933 e specializzato nella produzione di acciai speciali e di qualità, con una fortissima attenzione all’impatto ambientale e alle soluzioni più innovative oggi possibili del settore siderurgico;Antares Vision, leader globale nelle tecnologie di ispezione visiva, nelle soluzioni di tracciatura e nella gestione degli smart data legate al settore farmaceutico e non solo, volti a garantire la sicurezza di processo e la qualità di prodotto.Un recente monitoraggio dello stato di conservazione e di stabilità della statua aveva messo in evidenza alcune criticità conservative, statiche, oltre che meccaniche e la conseguente necessità di porvi mano. Era anche stata verificata una diffusa alterazione della superficie esterna con ampio margine di recupero della superficie originale su buona parte dell’opera.Il 4 ottobre 2016, nel corso di un convegno organizzato dall’Agenzia delle Entrate di Brescia e da Fondazione Brescia Musei per la promozione degli incentivi fiscali offerti dall’Art Bonus, era stato presentato il progetto “Il volo della Vittoria Alata” per il restauro e il trasferimento del capolavoro in Capitolium.Lo scorso 3 marzo – in collaborazione e sotto l’egida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia – ha preso così avvio il progetto di studio per il recupero di uno dei pochi bronzi di grandi dimensioni conservatosi sino ai nostri giorni, l’unico in Italia settentrionale. Grazie ad un innovativo approccio interdisciplinare, che ha visto la presenza a Brescia degli esperti di bronzi dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze che grazie al confronto con tecnici, archeologi e storici dell’arte antica definiranno le diverse fasi e le modalità di intervento del restauro che precederà la ricollocazione in Capitolium della Vittoria.Oggi, grazie ad una donazione di ben 500.000 euro sarà possibile attivare le procedure di evidenza pubblica che, sulla scorta del progetto scientifico, porteranno alla realizzazione, entro il 2017, dell’intervento di restauro, che per quanto concerne le operazioni di diagnostica e monitoraggio preventivo, sarà realizzato tramite un “cantiere evento” all’interno del museo e sotto gli occhi dei visitatori.La notizia ripresa dal TG di Teletutto del 12 aprile alle ore 12:30″Un’occasione storica per Brescia” ha dichiarato il direttore di Brescia Musei Luigi Di Corato “che è perfettamente coerente con la tradizione cittadina: nel 1820 da una sottoscrizione di privati cittadini è stato possibile finanziare gli scavi che hanno permesso di conoscere Brixia. Oggi a circa 200 anni di distanza dal ritrovamento della Vittoria Alata, le imprese bresciane tornano per far tornare all’attivo splendore il simbolo di Brescia.”“Camozzi Group ha deciso di sostenere il progetto di restauro della Vittoria Alata fino dalla sua presentazione” ha dichiarato Lodovico Camozzi “perché è il simbolo più antico dell’identità bresciana e della sua capacità nel saper fare nell’eccellenza”.“Una sponsorizzazione” ha detto la Dottoressa Annamaria Magri a nome del Consiglio di Amministrazione di Ori Martin “della quale siamo orgogliosi, che sancisce il nostro legame con Brescia, la nostra convinta attenzione alla cultura, ma che conferma soprattutto come la responsabilità sociale non debba essere solamente un teorema, ma una pratica diffusa.Brescia ha saputo fare squadra: impresa e istituzioni si sono unite in un progetto che oggi giunge a conclusione e che restituisce la Vittoria Alata in tutta la sua bellezza alla città ed a tutti coloro che vorranno apprezzarne forme e contenuto storico, riflettendo sulle ipotesi delle origini, sul suo arrivo nella nostra città di cui è uno dei simboli”.“La partecipazione a questo progetto conferma il legame di Antares Vision con le sue radici. Oggi la nostra realtà è cresciuta a livello internazionale: la Vittoria Alata rappresenta un ringraziamento dopo un successo e, allo stesso modo, il nostro vuole essere un gesto di gratitudine verso il nostro territorio e la sua cultura”conferma Massimo Bonardi, Managing & Technical Director di Antares Vision.