Condividi
Chiudi
Nuovi orari di apertura al pubblico per il periodo dal 1 marzo al 31 luglio 2012: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.00, sabato e domenica dalle 14.30 alle 18.00; giorno di chiusura: tutti i lunedì non festivi.

Tra i suoi numerosi tesori Brescia ospita, nel cuore del suo possente Castello, anche il Museo delle Armi “Luigi Marzoli”, che custodisce una delle più ricche raccolte europee di armature e armi antiche. Collocato nel trecentesco Mastio Visconteo il Museo mette in mostra armi bianche, armi da fuoco e armature che raccontano della lunghissima tradizione bresciana nella produzione armiera, e ricostruiscono in un percorso espositivo di 580 pezzi (parte dei complessivi 1.090 pezzi del lascito disposto dall’industriale Luigi Marzoli) la storia che è insieme bellica e artistica, in particolare quella milanese e bresciana dei secoli XV-XVIII. Gli interessati a raggiungere il Castello cittadino per effettuare una suggestiva visita al Museo Marzoli, e al vicino Museo del Risorgimento, prendano buona nota degli orari di apertura al pubblicoper il periodo dal 1 marzo al 31 luglio 2012: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13.00, sabato e domenica dalle 14.30 alle 18.00; giorno di chiusura: tutti i lunedì non festivi. I visitatori potranno ripercorrere, ammirando le dieci sale espositive, la storia di un artigianato che tocca i confini dell’arte, partendo dalla presentazione e dall’analisi dei significati dell’armatura nel Quattrocento, il secolo della cavalleria pesante, in cui elmi e corazze diventano elemento strategico.Fra i pezzi più significativi per rarità si distinguono un grande elmetto alla veneziana e il bacinetto con visiera a muso di cane, oltre a una spada risalente al Duecento che costituisce il pezzo più antico in esposizione.Il rinnovato Museo del Risorgimento, ospitato dal 2005 negli spazi superiori del Grande Miglio, sempre in Castello, propone una selezione ragionata delle raccolte eterogenee vantate dal Museo, fra cui ritratti, cimeli, proclami e stampe d’epoca, che documentano l’epopea risorgimentale e i moti patriottici per l’unità nazionale.Attraverso un originale patrimonio iconografico, infatti, i principali avvenimenti storici sono svelati seguendo una metodica ispirata alla micro-storia, dove sono gli oggetti e il lessico della quotidianità, giustapposti ai cimeli e ai documenti, a spiegare gli eventi della grande storia.Particolare attenzione è dedicata alle vicende storiche del territorio locale, che fu il fulcro della Repubblica bresciana del 1797, delle Dieci Giornate e successivamente crocevia delle guerre d’Indipendenza e teatro di celebri battaglie.