Il restauro del collage fotografico con la facciata della chiesa dei Miracoli come occasione per un’indagine sulla figura e sull’opera di Giacomo Rossetti

A cura di Roberta D’Adda

Skira editore

Il volume documenta il complesso restauro del grande collage di albumine (300 × 250 cm – oltre 200 pezzi) che riproduce la facciata della Chiesa dei Miracoli a Brescia, realizzata dal fotografo bresciano Giacomo Rossetti (1807-1882), esempio unico dell’utilizzo del mezzo fotografico per la documentazione dell’architettura.

Il grande collage della facciata dei Miracoli – composto dagli scatti ottenuti servendosi di una impalcatura e con particolari accorgimenti per garantire il rispetto dell’esatta scala di riduzione – fu composto incollando su una tela le stampe fotografiche all’albumina tratte da negativi al collodio umido. I punti di giunzione furono risolti con parziali sovrapposizioni e attraverso l’uso del ritocco pittorico.

Nel 1873 Giacomo Rossetti, pittore fotografo, partecipa all’Esposizione Universale di Vienna con un collage di albumine raffigurante il prospetto della chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Brescia. L’opera, oggi restaurata grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con il bando Strategia Fotografia 2020, è stata riconsegnata alla cittadinanza al massimo del suo splendore.

Il collage, un unicum della fotografia d’architettura dell’Italia postunitaria, riassume in sé la passione dell’artista e la sua abilità nell’utilizzo delle nuove tecniche di riproduzione, qualità già dimostrate, solo pochi anni prima, con la pubblicazione di due raccolte di “ritratti fotografici” dei fregi e ornati di eccellenti architetture bresciane cinquecentesche: il palazzo della Loggia e, ancora, la chiesa dei Miracoli.

Gli album, qui integralmente riprodotti, divengono un efficace spunto per illustrare il connubio tra architettura e fotografia, riservando a Brescia un ruolo di rilievo nel panorama del secondo Ottocento italiano.

 

Il catalogo è disponibile anche presso il bookshop del Museo di Santa Giulia.